Classe energetica, se in casa è bassa non ristrutturare: come migliorarla

Per migliorare la classe energetica di un’abitazione, non è necessario avviare dei lavori di ristrutturazione: puoi utilizzare questi metodi più economici 

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Classe energetica (Orizzontenergia.it)

Migliorare la classe energetica troppo bassa della propria abitazione non implica necessariamente dei lavori di ristrutturazione. Esistono delle soluzioni più economiche e più veloci nel tempo per aumentarne il valore sul mercato.

I nuovi accordi che l’Unione Europea ha preso con gli Stati membri implicano la decarbonizzazione entro il 2050. Si è ancora in attesa dell’approvazione definitiva del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea, ma nel caso in cui avvenisse il cambiamento, cosa cambierebbe per il singolo cittadino? Sarebbe costretto a migliorare la prestazione energetica della propria abitazione. Oggi, in Italia ancora 1,8 milioni (su 12 milioni) di edifici residenziali appartengono alla classe G, la più dispendiosa d’energia. Entro il 2025 verranno avviati degli interventi per portare questi edifici ad una classe più alta, con conseguente riduzione dei consumi. Un cittadino sarà costretto quindi a spendere cifre importanti per mettersi in regola: è bene conoscere il modo per risparmiare senza ricorrere a ristrutturazioni dell’abitazione.

Classe energetica troppo bassa: come alzarla senza ristrutturare

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Classe energetica (Orizzontenergia.it)

L’abbassamento dei consumi dell’energia elettrica ammonterà al 16% entro il 2030 e al 20/25% entro il 2035. Il singolo cittadino tuttavia è costretto ad una riqualificazione che costa cifre onerose: per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione servono ristrutturazioni importanti. Al momento, è possibile procedere per gradi senza spendere troppo e aumentando comunque il valore dell’immobile.

Tra i lavori consigliati, prima di procedere con il cappotto termico per aumentare di due classi energetiche la struttura, c’è la sostituzione degli infissi: in questo modo si evita dispersione di calore e si aumenta l’isolamento delle stanze. Si stima un risparmio annuale di 27 kWh ogni metro quadrato. Anche installare una pompa di calore o sostituire la vecchia caldaia o i vecchi sistemi di riscaldamento aiuta a risparmiare sui consumi: l’installazione di una caldaia a condensazione con sistema di regolazione della temperatura viene a costare ca. 3 mila euro ma il prezzo dell’investimento può rientrare in 6 anni di tempo.

Anche l’installazione di un impianto fotovoltaico o un sistema di riscaldamento dell’acqua ad energia solare ridurrebbe di gran lunga l’impatto energetico. Anche in questo caso, la spesa dell’investimento potrebbe rientrare in pochi anni.