C’è una pianta bellissima, e per questo motivo ampiamente sfruttata per abbellire balconi e giardini, che è tossica per bimbi e animali.
Esistono tante piante di grande bellezza, ampiamente sfruttate in giardino per abbellire la casa, ma che risultano essere pericolose per bambini e animali, per via del contenuto delle loro foglie o dei loro fiori, in grado di rilasciare sostanze nocive che possono provocare danni anche gravi. Tra le piante considerate tossiche rientrano alcune tra le più comuni.

Ciclamino, begonia, crisantemo, filodendro, giglio, gelsomino, mughetto, ortensia, primula, rododendro, anche la stella di Natale, che solitamente teniamo in casa durante l’inverno, senza contare le bacche di agrifoglio o di vischio, così come i semi di glicine, di mandragora o di ricino. Insomma, le piante a cui prestare attenzione sono molte, specie se in casa si hanno bimbi piccoli o animali domestici. C’è anche un’altra pianta meravigliosa, che è potenzialmente pericolosa, l’oleandro.
Oleandro pianta potenzialmente pericolosa per bambini e animali domestici: è tossica
L’oleandro è una delle piante più belle, e non a caso viene coltivata e sfoggiata in tantissimi giardini e terrazzi. I suoi colori sono lucenti, vanno dal rosa al bianco, dal rosso al giallo, l’oleandro viene coltivato come pianta da aiuola, per creare rigogliosi cespugli colorati, oppure per coprire muretti e ringhiere. Indubbiamente, si tratta di una delle piante più belle in circolazione.
Tuttavia, se in casa ci sono bambini e animali domestici, occorre fare attenzione, poiché l’oleandro è una delle piante più tossiche in Europa. Ogni parte della pianta è tossica, visto che contiene un alcaloide potente chiamato oleandrina, il quale si unisce ad altre sostanze pericolose come la nerioside e la digitossina. Basta una piccola quantità di queste sostanze per causare danni all’organismo di animali e bimbi.

Conosciamo tutti la grande curiosità dei bambini e le abitudini degli animali domestici: questi sono soliti masticare tutto ciò che capita a tiro, e le sostanze contenute dall’oleandro possono dare origine a una brutta intossicazione. Dai petali dei fiori alle foglie, dai rami alla linfa, l’oleandro rappresenta un rischio, in casi del genere. Come comportarsi e quali sono i sintomi di un avvelenamento?
Avvelenamento da oleandro, quali sono i sintomi a cui prestare attenzione
L’intossicazione da oleandro è molto comune, specie per gli animali domestici, i quali sono soliti masticarne foglie e fiori. Anche le foglie e i rami secchi sono pericolosi. Per questo motivo, anche quando si fa pulizia in giardino, è importante non bruciare le sterpaglie, poiché si sprigionano fumi tossici nell’aria che possono causare problemi respiratori, irritazioni della cute e sensazione di malessere.

A essere colpito, in caso di intossicazione, è soprattutto l’apparato digerente, dunque, i sintomi più comuni sono bruciore di stomaco, vomito, diarrea, dolori addominali, alterazione del ritmo cardiaco, vertigini e confusione mentale. Certo, per avere conseguenze gravi bisogna aver assunto dosi elevate di sostanze tossiche della pianta, e nella maggior parte dei casi si tratta di intossicazione temporanea che dura qualche ora, fino a due giorni.
Comunque sia, bisogna sempre essere prudenti ed evitare ogni possibile rischio. Meglio maneggiare la pianta indossando guanti e coltivando l’oleandro in zone meno accessibili oppure recintate, per non far avvicinare animali e bambini. In caso di grave avvelenamento, è bene contattare tempestivamente il proprio medico o un centro antiveleni. Piante tossiche per i gatti, faresti meglio a non averle in casa.





