Mattoni sostenibili ed economici, dare nuova vita alla plastica è possibile

Mattoni sostenibili ed economici, tutto questo oggi è possibile riciclando la plastica e strappandola al fondale dei mari

mattoni
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Ridurre gli accumuli di plastica è uno dei problemi più difficili che stiamo affrontando negli ultimi tempi. Molti progetti per ridurne la produzione ma anche per riciclarla sono attivi ma si può fare di più. Un valido esempio è dato da una imprenditrice del Kenya che ha messo in atto un vero ed importante esempio di economia circolare dando una marcia in più alla bioedilizia.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Edifici realizzati in vetro: tutti i vantaggi della bioedilizia

Nzambi Matee ha fondato la sua startup innovativa, Gjenge Makers con sede a Nairobi e con il grosso accumulo di plastica che c’è nel Paese crea dei materiali alternativi, sostenibili ma anche molto resistenti ed economici. Vediamo tutto nello specifico.

Mattoni sostenibili ed economici, come nascono dalla plastica

Plastica
Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Matee è riuscita a fare di uno svantaggio un vantaggio. Laureata in scienze dei materiali, ha cercato di usare la plastica sparsa per Nairobi per un aspetto positivo e non negativo, perché non rimettere in circolo i rifiuti piuttosto che farli marcire sul fondo dell’oceano? Da questa domanda si è messa a lavoro e dopo tanto studio e ricerca, nel 2018 ha iniziato a produrre dei mattoni, ma non solo, ottenuti dal riciclo della plastica. La sua start-up, infatti, realizza anche piastrelle per pavimentazione e coperture per tombini.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Case ecologiche in un ecovillaggio, il futuro incomincia da Modena

Come? Mescolando la plastica riciclata con la sabbia, riuscendo a produrre, ogni giorno, dai 1.000 ai 1.500 mattoni, con dimensioni e colori diversi solo partendo dalla plastica che non può essere smaltita. Dal 2018 ad oggi la quantità di plastica che l’esperta è riuscita a riciclare con la sua attività è impressionante. Più di 20 tonnellate di rifiuti di plastica sono stati strappati dall’ambiente e riusati per produrre qualcosa di utile ed innovativo offrendo un’alternativa non solo sostenibile ma anche resistente e ad un prezzo concorrenziale rispetto agli stessi prodotti tradizionali che si trovano sul mercato.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Il Bistrot Bergsteiner: la perfetta armonia della bioarchitettura

Per Matee, il suo progetto ha anche un ruolo sociale perché è la dimostrazione che si può cambiare rotta, investire sul sostenibile e dare una svolta. Il tutto garantendo anche molto lavoro, perché lei con la sua start-up offre più di 100 posti di lavoro.