I cibi più inquinanti del pianeta, per coltivazione, produzione e trasporto

Tutto ciò che mangiamo ha un impatto sul pianeta, questi sono i cibi più inquinanti, dei quali dovremmo ridurne il consumo.

Latte di soia
Latte di soia, per 1 kg di semi di soia sono necessari 1000 litri di acqua (foto da Pixabay)

Tutto ciò che mangiamo ha un impatto sul pianeta, questi sono i cibi più inquinanti, dei quali dovremmo ridurne il consumo. Alcuni alimenti sono addirittura insospettabili, ma ogni cibo richiede grandi quantità di acqua e grande dispersione di anidride carbonica. Tra l’altro, molti degli alimenti distribuiti nel mondo hanno bisogno di aree opportune alla loro coltivazione, perciò contribuiscono alla deforestazione.

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La colpa è da ricercare nel sovrappopolamento del mondo e della grande distribuzione. Siamo troppi sul pianeta, ci alimentiamo di tutto e in quantità, e la terra non ha risorse disponibili per soddisfare la richiesta. Inoltre, data la forte richiesta dei singoli prodotti, siamo costretti a costruire aree adatte alla produzione del cibo, come campi agricoli o allevamenti intesivi, che sono drammaticamente inquinanti. Ma quali sono i cibi più inquinanti al mondo?

Inquinando il pianeta con l’alimentazione: i cibi che lo danneggiano

Carne
Carne di manzo, ogni kg comporta l’emissione di 9 kg di CO2 (foto da Pixabay)

Quali sono gli alimenti più impattanti del pianeta? Per primo troviamo la carne. Ormai lo sanno tutti, gli allevamenti intensivi sono stati costruiti dall’uomo per soddisfare la richiesta crescente di consumo di carne. Ma queste strutture, oltre che umiliare la vita degli animali, trasformandola in inferno, hanno un notevole impatto ambientale. Ad esempio, per produrre mezzo kg di carne di manzo sono necessari circa 9 mila litri di acqua. Una singola fettina consuma come una automobile in movimento.

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Per produrre un kg di carne di agnello, sono rilasciati circa 40 kg di anidride carbonica, per un kg di tacchino o di pollo circa 5 kg, mentre per il maiale quasi 8 kg. Tralasciando per un istante la parte morale del mangiare carne, che ha un peso gravoso sulla qualità della vita degli animali e che dovrebbe far riflettere tutti, il suo consumo fa male al nostro fisico e inoltre inquina da morire. Ridurne il consumo sarebbe saggio, e sarebbe miglio per noi, per gli animali e per l’ambiente.

Tonno rosso
Tonno rosso, ogni kg di pesce comporta 11 kg di emissioni di CO2 (foto da Pixabay)

Così come la carne, anche il consumo di pesce ha un impatto devastante sul pianeta. Uno dei pesci maggiormente consumati è il tonno rosso, che abbonda sulle tavole di tutto il mondo. In alcune aree geografiche è addirittura in pericolo di estinzione. La produzione del carne di tonno rosso ha consumi elevatissimi, anzi, sono più i consumi che i ricavi. Per produrre un solo kg di pesce, in generale, si consumano più di 11 kg di CO2.

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Non solo animali, ma anche i loro derivati inquinano tanto

Per quanto riguarda il salmone, ne bastano 100 g per inquinare come un veicolo diesel che percorre alcuni km di strada. Ciò ci fa capire l’impatto drammatico di quello che mettiamo in tavola, il tutto ai danni dell’ambiente. Dipende dalle nostre abitudini, ma soprattutto dipende dalla richiesta per un determinato cibo. La globalizzazione ha portato anche a queste conseguenze. Ma oltre alla carne e al pesce, quali sono gli altri alimenti inquinanti per il pianeta?

Formaggi
Formaggi, ogni kg di latticino comporta l’emissione di 10 kg di CO2 (foto da Pixabay)

Non solo carne e pesce inquinano tantissimo, ma anche i derivati. I formaggi, ad esempio, hanno un notevole impatto sull’ambiente. Ogni kg di latticino comporta circa 10 kg di emissioni di CO2. Tra l’altro, occorre riflettere anche sull’impatto dei trasporti. Per trasportare un prodotto locale e in un’altra zona si utilizzano ovviamente dei veicoli, impattando ancor di più sulle emissioni.

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Stesso discorso vale per il burro, del quale ogni kg corrisponde a un consumo di 12 kg di anidride carbonica, o le uova, che sfruttano duemila litri di acqua per ogni confezione da dodici. Infine, citiamo uno dei prodotti più famosi per l’impatto ambientale, il latte di soia. Per coltivare la soia si abbattono intere aree di vegetazione e, oltre al fatto che per produrre un kg di semi di soia sono necessari circa mille litri di acqua, a preoccupare è la deforestazione, che distrugge il paesaggio, abbatte gli alberi, che sono il polmone del mondo, e sottrae territorio agli animali.