La Ragazza di Fango: il tesoro dei suggestivi Giardini perduti di Heligan

La Ragazza di Fango è il tesoro artistico più rappresentativo dei Giardini perduti di Heligan, nel cuore della Cornovaglia. Ma scopriamo qualcosa in più

giardino con laghetto
giardino con laghetto (foto da Pinterest)

Nella selvaggia penisola della Cornovaglia, una zona caratteristica dell’Inghilterra dal fascino mistico e dalla suggestiva bellezza, si erge un parco dove si respira un’atmosfera epica e misteriosa; i Giardini perduti di Heligan.

Il termine heligan sta ad indicare il salice piangente, albero diffuso per tutto il parco. Tuttavia ciò che affascina di più i numerosi visitatori del parco sono le magnifiche sculture presenti all’interno del parco, tra cui eccelle la meravigliosa Ragazza di Fango (Mud Maid).

La Ragazza di Fango, una bella addormentata che cambia look in base alle stagioni

giardini perduti di Heligan, Ragazza di Fango (facebook)
giardini perduti di Heligan, Ragazza di Fango (facebook)

I Giardini perduti di Heligan sono un tesoro nel cuore della Cornovaglia che sorge nel villaggio di Pentewan, realizzato alla fine del Settecento dalla famiglia nobile Teyman. Tuttavia il sopraggiungere del primo conflitto mondiale, l’area verde fu abbandonata e cadde in un rovinoso degrado. Si devono aspettare gli anni Novanta per il recupero di questo splendido parco.

Passeggiando per i sentieri dei Giardini perduti di Heligan, nella suggestiva atmosfera del verde di questo parco, sono calate delle bellissime sculture. La più bella e apprezzata è la Ragazza di Fango, la Mud Maid, realizzata nel 1998 da due artisti i fratelli Pete e Sue Hill. È una fanciulla a dir poco speciale perché fatta di legno e fango. Cambia vestiti, colori e acconciature ad ogni stagione e come una bella addormentata riposa nel bosco.

In alcuni periodi è completamente spoglia, mentre in altri si ricopre di erba, muschio e neve. La Ragazza di Fango è stata realizzata a partire da una struttura cava in legno e una rete ricoperta di fango. Il viso e i dettagli dei lineamenti sono stati realizzati e modellati con cemento e sabbia. Questo mix di materiali consente al susseguirsi delle stagioni di dare vita alla scultura, definita appunto “vivente”.

Per questo motivo la Ragazza di Fango sembra volersi mostrare con un outfit sempre diverse in base alla stagionalità. Anche il look dei capelli varia di stagione in stagione. Questo sfondo suggestivo, richiama i racconti tolkeniani delle narrazioni elfiche, un suggestivo richiamo misticismo, alla cultura che la natura prenda vita e comunichi con noi.

Inoltre questo bellissimo connubio fra arte e natura, è la chiara dimostrazione di come si possano valorizzare i parchi pubblici. Questi arricchiti di opere artistiche riescono a trasmettere una narrazione diversa della stessa area verde, in cui le passeggiate diventano non solo un momento di contatto fra uomo e natura, ma un momento di arricchimento artistico e culturale.