Turista non vedente umiliato. Quello che fa il cane è assurdo

Torino. Vietato l’ingresso al Duomo per un turista non vedente e per il suo cane guida; un magnifico labrador di nome Spritz

Cane da ricerca identikit
Pastore tedesco (Pixabay)

Sembrerebbe una storia ideata da Lercio, ma la realtà dei fatti conferma questo fatto avvenuto veramente. Ad un turista non vedente è stato vietato di visitare il Duomo di Torino. La motivazione? Il cane accompagnatore non può entrare nel Duomo.

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“Il suo cane qui dentro non entra”. Queste le parole rivolte a Vittorio Biglia, quando ah cercato di varcare la soglia del Duomo accompagnato dal suo fedele cane Spritz. L’uomo è un non vedente e il suo magnifico labrador è l’accompagnatore che gli permette di vivere una vita degna.

L’uomo ha fatto valere i suoi diritti e alla fine è entrato nel Duomo accompagnato dal suo cane

persona non vedente insieme al suo cane guida (pixabay)
persona non vedente insieme al suo cane guida (pixabay)

La storia che sembrerebbe una fake ideata da Lercio, è una chiara dimostrazione di come ancora oggi, le forme di discriminazioni, persistenti nella nostra società, pesano in modo schiacciante. L’uomo in questione s’era recato accompagnato dalla sua famiglia, a Torino per visitare il magnifico Duomo.

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Il signore in questione, che tra l’altro è coordinatore del gruppo di lavoro di cani guida per il consiglio regionale dell’Unione Italiana Cechi, è stato bloccato dall’addetto alla sicurezza. Quest’ultimo non permetteva l’accesso al suo cane guida in quanto il cartello e le regole previste lo vietano.

Tuttavia l’addetto alla sicurezza, forse ignorava le leggi previste per le persone che presentano alcune disabilità. Difatti signor Biglia ha saputo far valere i suoi diritti, secondo la legge 37 del 1974, che prevede l’accesso dei cani guida, nei luoghi aperti al pubblico. Cosi dopo l’intervento delle forze dell’ordine il signor Biglia e il suo magnifico labrador Spritz hanno potuto visitare il Duomo.

Ciò che è accaduto al signore sopra citato e al suo cane, è l’ennesimo caso della scarsa sensibilizzazione e informazione su determinate tematiche. Di certo l’addetto alla sicurezza del Duomo, doveva conoscere la legge in questione, ma è necessaria un’opera pedagogizzante per educare la società al rispetto delle diversità altrui.

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In più in questa situazione si evidenzia ancora di più l’importanza del rapporto che intercorre fra la persona non vedente e il suo cane guida. Grazie alle fantastiche capacità deduttive dei nostri amici a quattro zampe, le distanze che intercorrono per raggiungere la normalità si accorciano notevolmente. Per questo motivo ci vuole rispetto per tutti gli esseri viventi, in quanto ciò che ci lega è un rapporto di circolarità che ci fa essere indispensabili l’uno per l’altro.