Cosa si sa sul ginseng? La pianta adattogena per eccellenza capace di dare quel tocco di energia utile per sopravvivere nelle giornate più difficili.
Ginseng, cosa si sa effettivamente su questa pianta? La preziosa radice, il cui uso diffuso in Asia risale a tempi remoti, ha visto negli ultimi anni una diffusione esponenziale anche in Occidente. Gli europei infatti ne apprezzano senza dubbio la sua capacità adattativa ovvero la forza con cui il ginseng interagisce sull’organismo dell’uomo apportando notevoli benefici.
Primo fra tutti, aiuta il corpo ad affrontare la giornata e dare la carica giusta per combattere lo stress e l’ansia correlata. Considerato uno stimolante naturale, la pianta può essere impiegata per aumentare la resistenza o contrastare gli stati di debolezza. Il caffè al ginseng ad oggi è tra le bevande più consumate.
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Ginseng, la pianta che combatte lo stress e migliora l’organismo
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Sono le saponine – glicosidi terpenici di origine vegetale – le componenti che conferiscono al ginseng le capacità adattive sopra menzionate e chiamate specificamente ginsenosidi e panaxosidi. Insieme agli aminoacidi, rendono il ginseng una fonte preziosa per l’organismo in quanto aiuta a sopperire ai piccoli malesseri insiti in ogni soggetto.
I suoi benefici riconosciuti sono:
- Memoria, a breve e lungo termine;
- Concentrazione;
- Antitumorali (stomaco, fegato e polmoni);
- Protegge il fegato.
Inoltre, hai bevuto troppo? Questa radice aiuta a disintossicare dall’alcool in eccesso. Agisce anche sulla circolazione sanguigna; è stato scoperto che questa preziosa radice la regola, quindi alza la pressione quando è bassa e viceversa. Protegge il cuore, interviene sul colesterolo cattivo e anche nelle competizioni sportive può essere una fonte preziosa perché incentiva il recupero fisico.
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Il ginseng è tra le piante che aiutano anche la vita di coppia: secondo gli esperti infatti migliora la vita sotto le lenzuola in quanto favorisce la funzione erettile ed incrementa il desiderio sessuale. Attenzione al suo utilizzo, nei casi di insonnia evitare di consumarla nelle ore serali, inoltre evitare l’uso prolungato, massimo a cicli di 2-3 mesi.