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Animali

Antartide, la grande scoperta lascia gli scienziati a bocca aperta

Antartide, è stata recentemente scoperta la più grande area di nidificazione della storia. Una superficie che si estende per 240 chilometri

Antartide (Pixabay)

La fauna marina antartica è una vasta raccolta di esemplari e di organismi acquatici di cui tuttora si conosce veramente poco. Questo territorio è molto difficile da raggiungere, specie se dobbiamo portare una specifica apparecchiatura per studiare i fondali marini.

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Tuttavia i progressi della tecnologia hanno permesso a numerosi biologi di poter campionare alcuni esemplari osservandoli direttamente nel loro habitat naturale. In questi giorni infatti è giunta la storica scoperta in Antartide una vasta colonia di nidi di Icefish un particolare esemplare di pesce artico semi trasparante.

Circa 60 milioni di nidi Icefish. Il pesce antartico semi trasparante

orso polare (pixabay)

Recentemente una grande scoperta ha infuocato gli animi di migliaia di biologi di tutto il mondo. In Antartide infatti  è stata individuata la più grande area di riproduzione di pesci antartici; circa sessanta milioni di nidi della specie conosciuta come Icefish. Questo esemplare è cosi denominato per via della sua struttura semi trasparente, a causa del sangue privo di emoglobina.

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I nidi sono distribuiti per un’area che si estende quasi per 240 chilometri, un’estensione immensa individuata da una spedizione di ricercatori tedeschi, organizzata dall’istituto Alfred Wegener.  Telecamere poste a pochi metri dal fondale marino, trainate dalla nave di ricerca oceanografica, hanno mostrato le immagini di una distesa immensa di nidi, con i pesci a sorvegliarla ovviamente.

L’estensione della superficie rilevata  è pari su per giù a quella dell’isola d’Elba. Potrete dunque immaginare come questa scoperta sia un tassello cruciale nella ricerca e nello studio di determinate specie che ad oggi stanno subendo le intemperie dei mutamenti climatici.

Piccole buche profonde circa 15 centimetri e larghe 75, ognuna delle quali conteneva su per giù 2000 uova di Icefish. Come spiegano i ricercatori capitanati dal biologo Autun Purser, si tratta della più grande area di nidificazione mai scoperta, un patrimonio di inestimabile valore da monitorare e proteggere ad ogni costo. Soprattutto ora che si conosce la giusta posizione è importante tutelarla dalla pesca selvaggia, garantendo cosi il ciclo della biodiversità.

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La ricerca scientifica fortunatamente sta compiendo passi da gigante, tuttavia il cammino per evitare l’estinzione di alcune specie a rischio è ancora molto lungo,  e gli ostacoli  da superare, posti dall’uomo sono ancora numerosi.

 

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