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Animali

Lo stermino dei criceti, la Cina non ci ripensa: è una drastica decisione

La Cina ha deciso e non pare voglia tirarsi indietro nell’applicare la misura ritenuta indispensabile per fronteggiare la pandemia. A rimetterci saranno tantissime creature innocenti.

Coppia (Pixabay)

La Cina ha deciso: il governo in preda al panico per la diffusione del Covid-19 ha previsto delle misure. Verranno spezzate alcune vite per scongiurare il contagio dal virus, sebbene ancora non sia stato comprovato il contagio da animale ad essere umano. Un focolaio ad Hong Kong e precisamente in un negozio di animali che ha colpito 11 roditori, risultati positivi. Tutto è partito dalla positività di un impiegato nel negozio e la decisione di sottoporre a misure di controllo tutte le specie animali.

Una notizia che ha scatenato un putiferio dato che alcune famiglie, prese dal timore del contagio, hanno lasciato presso apposite strutture i criceti. L’autorità cinese pare non voglia arrestarsi a questa misura estrema, ma qualcuno d’altro canto sta cercando di intervenire per evitare questo massacro.

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La Cina ha deciso, ma il popolo non ci sta: cosa sta succedendo?

Coppia (Pixabay)

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Una decisione drastica che tuona pesantemente sull’intera comunità cinese che ha deciso di scendere in campo per evitare l’abbattimento dei criceti. Tra questi Ocean, un ragazzo di 29 che gestisce su Telegram la Cute Hamster Group di Hong Kong ed ha raccontato come in poche ore migliaia le persone disposte ad adottare i roditori per evitarne l’uccisione. Una fonte di solidarietà che aiuterà queste creature a sopravvivere. 

Le autorità fanno sapere che chiunque abbia acquistato il criceto in quel negozio dopo il 7 gennaio dovrà sottoporsi a tampone e fare un periodo di quarantena oltre che consegnare l’animale per essere abbattuto.

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Nel frattempo si è attivata una massiccia macchina di solidarietà invitando ai possessori di questi animali di adottare tutte le cure necessarie, per sé e per il criceto assicurando un elevato livello di igiene. La notizia ha gettato nello sconforto il mondo intero e qualcuno saggiamente ha sottolineato come a farne le spese sulle azioni dell’uomo debbano essere proprio gli animali, vittime innocenti.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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