Capitozzatura, la dannosa potatura che causa sofferenza agli alberi. Come evitarla rispettando la natura

La capitozzatura è una tecnica di potatura, tuttora utilizzata, ma che provoca danni inesorabili all’arbusto. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Alberi nel bosco
Alberi nel bosco (fonte Pixabay)

Girando per la città, oppure anche in campagna, avrete sicuramente notato che molti alberi sono spesso brutalmente potati, quasi da sembrare gambizzato. Tutti i rami sono potati senza cura del dettaglio e sembra che sia stati quasi torturati.

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Questa tecnica utilizzata in molte realtà viene definita capitozzatura. Una terminologia che già fa intendere il trattamento riservato a questi poveri alberi. Ma scendiamo nel dettaglio per comprendere meglio perché questa tecnica di potatura è errata e quanto soffrono le piante.

Una tecnica aggressiva che causa malattie e parassiti, in più è totalmente antiestetica

potatura alberi (pixabay)
potatura alberi (pixabay)

Spesso quando girovaghiamo per la città notiamo che gli spazi dedicati al verde pubblico subiscono una aggressiva potatura, quasi da sembrare una vera e propria tortura. La tecnica utilizzata per questo tipo di taglio è definita capitozzatura.

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Nonostante è scientificamente appurato che questo metodo provoca gravi danni alle piante, le amministrazioni comunali continuano imperterrite ad utilizzarla. Oltre al grave danno per l’arbusto in quanto esposto a maggiori rischi di contrarre malattie e parassiti, si aggiunge il danno estetico. Un albero capitozzato è una brutta visione in qualsiasi contesto.

Questo metodo di potatura, in sostanza, consiste in tagli molto energici eseguiti sulle branche principali o direttamente sul tronco, eliminando cosi la chioma e gran parte della struttura dell’albero. Questa tecnica dovrebbe essere eseguita solo in circostanze specifiche, ad esempio quando si constata che un albero ha contratto un’infezione o un parassita. In questo caso può servire a recidere direttamente il problema.

Tuttavia le amministrazioni pubbliche sono solite usare frequentemente questo metodo, provocando cosi danni e sofferenze agli alberi interessati. La capitozzatura determina gravi danni alla pianta: in primis la completa eliminazione della chioma altera quel fondamentale equilibrio dell’arbusto chiamato omeostasi. Questo consiste nel continuo scambio di elementi nutritivi fra la base e la chioma.

Inoltre con la capitozzatura gli arbusti vanno inesorabilmente incontro ad un pesante stress, che le indebolisce molto. Questo potrebbe provocare addirittura lo sradicamento dell’albero, poiché non c’è più una chioma da alimentare e mantenere vigorosa. Questo totale indebolimento si evince anche dalle nuove branche che nasceranno, di certo molto più fragili e facilmente spezzabili.

Questa barbarica tecnica di potature espone, infine, l’albero a due gravi pericoli. In primo luogo è molto più predisposto a contrarre malattie e parassiti, come ad esempio le carie del legno, una malattia fungina che deturpa il tessuto ligneo dell’arbusto. Inoltre sorge un’altra pericoloso problematica, ovvero l’eccessiva esposizione alla luce solare.

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Senza la protezione della chioma, l’esposizione diretta alla luce solare può causare la scottatura dei tessuti vitali appena al di sotto della corteccia. Il più delle volte questo danno evolve in una forma aggressiva di cancro rameale, dove interi rami si staccano morenti da un momento all’altro.