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Bicarbonato “pulisci” verdure, funziona davvero? La verità vi lascerà senza parole

Siete certi che l’uso del bicarbonato per pulire le verdure prima di portarle in tavola sia efficace? I dati di uno studio svelano la verità.

Insalata verde (fonte Pixabay)

E’ una pratica comune, un uso frequente nella maggior parte della popolazione: lavare frutta e verdura con il bicarbonato prima di mangiarle, elimina i batteri dal cibo.  Ma ne siete proprio sicuri? Uno studio condotto sull’utilizzo di prodotti igienizzanti ha chiarito l’efficacia di questa prassi diffusa nella popolazione. I risultati emersi potrebbero davvero essere sorprendenti per molti.

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Consigliato principalmente a donne in gravidanza, bambini in fase di sviluppo e persone affette da malattie e dunque più fragili, spesso gli esperti invitano a lavare bene frutta e verdura prima di mangiarle. Così facendo, il rischio di contrarre batteri come Salmonella o Escherichia coli, si riduce molto ed il cibo diventa più sicuro. Tale sicurezza, aumenta in percentuale se, dopo averlo sciacquato sotto l’acqua corrente, il cibo viene lasciato in un contenitore con prodotto igienizzante. La maggior parte della popolazione è solita utilizzare la famosa polverina bianca, tradizione che ormai si è tramandata di generazione in generazione. La prassi è tanto semplice quanto fondamentale, ma è sicura al 100%? Ecco svelati i dati di uno studio che lascia senza parole.

Bicarbonato “pulisci” verdure, i dati dello studio

Bicarbonato di sodio (fonte Pixabay)

Da uno studio made in Italy, condotto dall’Università di Teramo e successivamente ripreso dal Journal of Food Safety (Giornale della sicurezza alimentare), è stato constatata l’efficacia di prodotti igienizzanti utilizzati per sanificare il cibo. I ricercatori hanno inteso mettere a confronto un’insalata di tipo Icerberg, lavata solo con acqua, con l’insalata sanificata con bicarbonato, olio essenziale di cannella e ipoclorito di sodio. L’intento dello studio era anche quello di verificare l’efficacia di tali agenti nel lungo termine e, dunque, quando l’insalata viene conservata nel frigo dopo esser stata lavata.

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I risultati raggiunti dagli studiosi parlano chiaramente: lavare l’insalata anche solo con l’acqua, riduce la presenza di microrganismi in maniera significativa. Ma non è tutto. Dei tre prodotti igienizzanti messi a confronto, l’ipoclorito (noto ai più come amuchina) e l’olio essenziale di cannella si sono mostrati particolarmente efficaci. L’insalata lavata con questi prodotti, non è stata contaminata da batteri, anche dopo 48 ore in frigo.

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Ed il bicarbonato? In molti si stupiranno ma, tra i tre prodotti, è risultato essere quello meno efficace. Oltre a non scongiurare il rischio di batteri, il suo uso non riduce il rischio di contaminazione a distanza di giorni dal lavaggio. Dunque, il consiglio è quello di cambiare abitudine ed utilizzare amuchina e cannella per essere più sicuri.