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Mimosa, la pianta dal giallo inebriante che ti renderà ancora più bella: scopri come usarla dopo l’8 marzo

La Festa delle Donne si avvicina come usare quindi la tua mimosa dopo averla ricevuta in dono? Ecco cosa non sapevi sul  fiore dal giallo inebriante. 

Mimosa baciata dal sole – Pixabay

Tra una settimana sarà la Festa delle Donne e quindi le città italiane verranno tappezzate in ogni angolo da venditori del simbolo della ricorrenza: la mimosa. Gialla, dal colore vibrante, i fiorellini che sono delle piccole e graziose palline mettono di buonumore e riceverle è sempre un momento piacevole. Ma sapevi che la mimosa è una pianta che assolve a tantissime funzioni? Ecco quindi cosa dovresti sapere.

Negli ultimi anni c’è stata come una riscoperta di questo fiore tanto che in aromaterapia è molto impiegata per il suo profumo inebriante che preannuncia la primavera. Molti profumieri non possono fare a meno della sua essenza. Scopriamo cosa fare con questa bellissima mimosa.

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Mimosa, pianta buona per le bellezza e non solo, ecco alcuni usi

Mimosa primo piano – Pixabay

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Alle mimose sono riconosciute numerose proprietà benefiche per quanto riguarda il mondo beauty. Non a caso viene prodotta l’omonima cera che – al pari di quella d’api – è utilissima con le sue caratteristiche per preparare in casa:

  • Balsami labbra;
  • Profumi solidi;
  • Creme corpo.

Il fiore è molto impiegato nella cosmesi. La corteccia essiccata della Mimosa Tenuiflora è una fonte preziosa per le crema rigeneranti o cicatrizzanti, perfetta da applicare sulla pelle che presenti delle piccole ferite, ustioni oppure è semplicemente screpolata. Sta prendendo piede anche nei bagnoschiuma o in olii elasticizzanti.  Questo per quanto riguarda il suo esterno.

La pianta infatti può donarci una bevanda utilissima: la sua tisana infatti è indicata per combattere la ritenzione idrica, contrastare i fastidiosi inestetismi della cellulite oltre a favorire la circolazione del sangue e riduce il processo di invecchiamento della pelle.

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La mimosa è buona da mangiare! Non alludiamo alla torta che si prepara in occasione dell’otto marzo, ma al fiore. Esso è infatti commestibile e puoi usarlo in cucina. Hai mai assaggiato le frittelle di fiori di mimosa? Prepararle è semplicissimo in quanto occorre preparare un composto per fritto fatto da farina, birra chiara – che non sia amara – e sale e aggiungervi i fiori della mimosa privati del suo rametto, versare a cucchiate in padella con l’olio caldo. Servire dolci con zucchero spolverato sopra oppure con formaggi morbidi e gustosi. Anche col miele sono una delizia!

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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