Un’edera così non l’hai mai avuta: tutti i consigli per averla sana, forte e verdeggiante

Ottenere un’edera sana e forte non è mai stato così semplice: basta seguire piccoli accorgimenti e scegliere le specie giuste!

edera sana specie
(Foundry Co – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’edera è una pianta rampicante e sempreverde. In Natura è presente in diverse varietà ed è un simbolo di amore appassionato. Non è una pianta parassita, ma ha le radici che attecchiscono bene su qualsiasi parete di roccia o di legno. Alcuni tipi di edera vivono per circa 400 anni. Solo le piante più longeve hanno un vero e proprio tronco.

Quali sono le varietà di edera più adatte alla coltivazione e al giardinaggio e quali sono gli accorgimenti per ottenere un’edera da fare invidia al vicinato? È bene fare attenzione ad alcuni aspetti. Un esempio? Questa pianta non va mai in casa, perché ha dei principi attivi potenzialmente velenosi. Per questo i frutti dell’edera non sono commestibili!

Edera sana e forte, quali specie coltivare: consigli

edera sana consigli
(Nicole Köhler – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quali sono le varietà di edera che assicurano un risultato eccezionale in giardiniorti? Dei 15 tipi che la Natura ha messo a disposizione, quelle che resistono meglio al caldo sono le canariensis, note anche come Gloire de Marengo. Hanno le foglie bianche all’esterno e verde scuro verso l’interno. Le colchica, invece, sono caratterizzate dalla parte centrale gialla. Infine, c’è la nepalensis, con le foglie più piccole, ma più resistente al freddo rispetto alle altre varietà.

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Un riferimento a parte va fatto per l’edera sana europea per eccellenza, ovvero la helix. Si utilizza soprattutto per balconiterrazzestaccionate. È bellissimo vederle idealmente scendere dalle pareti, come si vede anche nei castelli delle fiabe. Per ottenere un’edera stupenda, quali sono i consigli da seguire? Prima di tutto, la temperatura non dovrebbe mai essere più alta di 18 gradi. Se fa davvero caldo, allora la pianta va innaffiata più volte, facendo attenzione a non creare muffa. Se, invece, il clima è molto rigido, allora è meglio metterle in un vaso, magari in un punto riparato.

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La potatura si effettua a febbraio/marzo per dare una direzione alla pianta rampicante. Se c’è un’attacco di funghi, conviene evitare di innaffiare e usare un antifungino sulle macchie nere che si vedono sulle foglie. Contro parassiti come il ragnetto rosso ci sono antiparassitari adeguati.