Le meduse possono essere in grande pericolo, soprattutto nel periodo estivo. Ecco perché e in cosa consiste la normativa in merito.
Le meduse hanno una legge che le protegge. Può sembrare assurdo, ma è così, dati i pericoli che questi animali corrono. Anche chi si avvicina troppo alle meduse rischia grosso. Infatti, questi animali emettono delle sostanze urticanti che possono causare anche delle pesanti bolle sulla pelle, senza contare lo shock anafilattico per chi è allergico.
Per le meduse la legge come si comporta e a cosa si riferisce? Infatti, i dubbi sorgono spontanei se si pensa che le meduse spesso sono allontanate dalle spiagge proprio perché sono un pericolo reale quando sono in tante. In alcuni casi è stato disposto anche il divieto di balneazione per via del gran numero di meduse. Quali sono i rischi che questi animali corrono e qual è la normativa di riferimento?
Meduse, la legge che le tutela: quali sono i rischi che corrono?
In realtà, la legge sulle meduse non riguarda solo loro. Infatti, si tratta dell’art.544 ter del Codice Penale. La normativa è stata pensata per gli animali abbandonati, ma è stata scritta dal legislatore generica per poter venire incontro alle esigenze di tutti gli animali maltrattati. Infatti, la norma recita che chiunque faccia danno a un animale senza motivo deve essere punito. La pena varia dai 3 ai 18 mesi, mentre per i casi minori sono previste multe salate.
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Viene quindi naturale chiedersi quali sono i maltrattamenti a cui possono essere soggette le meduse. Il riferimento è alla pratica dei bambini e non solo di raccogliere le meduse sul bagnasciuga. Proprio perché le meduse appartengono alla famiglia dei Celenterati, non sopportano l’assenza di acqua. Oltre a essere composti di acqua per il 98%, le meduse vivono l’assenza di acqua come se qualcuno le stesse soffocando.
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Quindi, la legge va a rispondere alle esigenze delle meduse attaccate ingiustamente e trascinate a riva. Un altro motivo più che valido per non toccarle!