Pianta amazzonica: il futuro per combattere una malattia rara. I dettagli

Una pianta amazzonica può dare una speranza di futuro a neonati che soffrono di una malattia molto rara all’intestino.

pianta amazzonica futuro contro malattia
(esudroff – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una ricerca condotta dalla start up nel settore farmaceutico Napo Therapeutics ha mostrato come una pianta amazzonica possa dare un futuroneonati che soffrono di una particolare patologia, la malattia da inclusioni microvillari. Il principio attivo si utilizza già nella sindrome dell’intestino corto o Sbs. Di cosa si tratta? Di una malattia rara che colpisce l’intestino di bambini estremamente piccoli. I piccoli sono colpiti da diarree molto dolorose, dovute al fatto che l’intestino è di lunghezza inferiore rispetto alla media per via della patologia. La malattia costringe la persona a nutrirsi in altro modo, senza passare per l’intestino, con conseguenti problemi e sintomi.

La pianta amazzonica offre un futuro a bimbi con intestino corto

pianta amazzonica futuro bambini
Foto: instagram.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qual è la pianta amazzonica che potrebbe fornire una cura? Secondo la ricerca, grazie a questa pianta si può ottenere un principio attivo, chiamato crofelemer, in grado di intervenire sulla diarrea cronica e di dare una risposta. Di quale pianta stiamo parlando? Il nome scientifico è Croton lechleri, ma è nota comunemente con il nome di Sangue di drago. Questa pianta si trova sotto forma di albero nella foresta amazzonica ed è in grado di attenuare i sintomi della malattia partendo dalla corteccia. Infatti, da lì si estrae il principio attivo.

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L’Agenzia Europea del Farmaco EMA ha già dato l’approvazione per l’utilizzo per chi ha la sindrome da intestino corto, ma ora anche per i neonati con malattia da inclusioni microvillari MVID c’è una speranza.

Infatti, oltre ad agire sulla diarrea, il farmaco creato con la pianta amazzonica diventerebbe anche una soluzione per la disidratazione massicciaalcalosimalnutrizione. L’azienda che si occupa del principio attivo ha informato che farà di tutto per una produzione sostenibile, seguendo le normative del commercio equo.

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Si attende quindi il parere dell’Agenzia Europea per ottenere una risposta valida anche per i bambini che soffrono di questa malattia e che hanno difficoltà a svilupparsi e a proseguire la loro vita.