Stapelia, la pianta a forma di stella marina che ha conquistato tutti. I segreti per la coltivazione

Goethe definì la stapelia come “i fiori più belli e più mostruosi del mondo“. Ecco come coltivare questa pianta bellissima

Stapelia pianta succulenta come coltivarla
Stapelia (Foto di Laubi23 da Pixabay )

Chi sogna di avere un giardino di piante succulenti non può avere nella propria collezione una stapelia. Si tratta di una pianta incredibile e dai bellissimi colori dei fiori con petali decorati che ricordano una stella marina. Eppure nonostante sia bellissima questa emana un fetore incredibile. Ma nonostante ciò la sua bellezza è bellezza non è inferiore all’orchidea.

Sebbene la stapelia sia conosciuta anche come Cactus Stella Marina, questa non è un cactus ma una succulenta. Ma quali sono i trucchi per coltivare al meglio questa pianta bellissima?

Stapelia, i trucchi per coltivarle

stapelia pianta stella marina
Stapelia (Foto di Ernesto Rodriguez da Pixabay )

La stapelia è una pianta di origine africana che predilige i pendii rocciosi o gli angolo vicino ai grandi alberi. Il nome deriva dal medico e botanico che la scoprì nel XVII secolo Johannes Van Stapel.  Di questa succulenta perenne, che appartiene alla famiglia delle Asclepiadaceae, esistono circa una centinaio di specie la cui altezza varia dai 10 ai 60 cm. Tutte producono numerosi di fusti succulenti e carnosi di forma tetraedrica che si ramifica alla base. Sui bordi si formano dei dentini che la fanno assomigliare a un cactus. Il colore è molto particolare che varia dal blu al verde e, quando sono esposti alla luce solare, la stapelia assume una sfumatura che varia dal rosso porpora o al violaceo. 

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Se si deciderà di coltivare questa pianta bisognerà seguire alcuni piccoli consigli affinché la stapelia si mantenga in salute e ricambi con bellissime fioriture.

ESPOSIZIONE – La stapelia non necessita di molta luce e ha bisogno quotidianamente di un po’ di sole. Se questo dovesse mancare i nuovi germogli saranno più sottili e allungati. E, in questo modo, difficilmente la pianta arriverà alla fioritura. Durante le ore più calde questa pianta avrà bisogno di riparo dal sole per evitare la comparsa di bruciature. Per cui la posizione ideale, quando verrà fatta all’esterno, è a mezz’ombra. 

Se invece dovessimo tenere la pianta in casa sarà opportuno posizionarla sul davanzale di una finestra a est o a ovest dell’appartamento. Evitiamo di tenerla in una finestra al sud, zona in cui rischierà di bruciarsi.

TEMPERATURE –  La temperatura ideale, in estate, di questa succulenta varia tra i 22 e i 26 gradi. Il caldo estremo è da evitare ma se queste dovessero aumentare si potrà rimediare con l’acqua. In inverno la stapelia va in riposo vegetativo e, per questo motivo, la temperatura deve essere più bassa tra i 12 e 15 gradi. In questo modo verrà favorita una crescita e la fioritura. Motivo per cui da novembre a marzo è meglio tenere dentro casa fino a quando le temperature non si rialzeranno.

INNAFFIATURA – Non bisogna mai esagerare con l’acqua perché l’umidità causata dall’eccesso di umidità provoca la fungine, malattia cui la stapelia è molto sensibile. Da marzo fino all’inizio dell’autunno l’acqua andrà data una volta a settimana, assicurandosi che il terreno sia completamente asciutto prima di irrigarla nuovamente. Da ottobre a dicembre invece basterà nutrirla con l’acqua una volta ogni 15 giorni. Inutile sottolineare che più è caldo la zona in cui posizioneremo la nostra pianta, più acqua e maggiore l’umidità saranno necessari.

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TERRICCIO – Il terriccio ideale della stapelia dovrà essere molto poroso e drenante. Oltre al classico substrato per piante grasse è buona abitudine aggiungere del carbone vegetale, che ha ottime proprietà disinfettanti. L’alternativa può essere quella di mischiare del terriccio universale con della sabbia grossolana e pomice o perlite e una parte una di carbone vegetale.

CONCIMAZIONE – Quest’azione andrà svolta solo in estate somministrando del fertilizzante liquido specifico per questa pianta. Volendo si può somministrare integratori a base di potassio.