Potature dei pomodori: occhio ai cm che togli, sono fondamentali per le piante, ecco quindi a cosa devi prestare particolare attenzione.
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I pomodori con il loro gusto ed il loro aspetto con quel rosso vibrante sono i protagonisti assoluti delle nostre tavole estive; tra insalate e sughi freschi, l’ortaggio regala emozioni anche per i palati sopraffini. Hai mai pensato di coltivare dei pomodori in casa tua? In fondo se ci pensi non è così difficile eppure riuscirà a regalarti intense soddisfazioni.
Basta solo seguire determinati step ed avrai risultati in men che non si dica. E’ importante conoscere gli aspetti principali quali l’illuminazione richiesta, l’irrigazione – cioè quante volte procedere per avere dei frutti succosi e da invidia – ed altre questioni importanti attinenti alla potatura.
Potature dei pomodori, cosa devi sapere sul punto
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Tra gli aspetti principali che riguarda la coltivazione dei pomodori rientra la potatura. Questa attività infatti oltre ad essere di vitale importanza perché determinerà il successo o meno della tua pianta, va compiuta per diverse ragioni.
Quando la pianta arriva ai 50 cm, è opportuno rimuoverne 15-20 cm, quindi anche se è vegetativo è opportuno rimuoverlo. Ad esempio, si consiglia sempre di evitare che la pianta tocchi il terreno; per evitare questa situazione, basta tagliarle con apposite cesoie, previamente disinfettate. Il motivo è veramente importante perché le pianta che tocca il terriccio può prendere infezioni e propagarle in tutta, ecco perché si deve compiere questo passaggio.
Altra questione importante concerne anche la direzione che noi vogliamo dare ai pomodori: questa infatti può propagarsi sia orizzontalmente che verticalmente, quindi la cosa da fare consiste nel modellare per come riteniamo opportuno, ad esempio sui pomodori si consiglia sempre di usare delle canne, lì è dove verranno attorcigliate come supporto per meglio svilupparsi.
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La potatura va compiuta anche quando si tratta del rischio femminelle: ossia queste biforcazioni che si vengono a creare e che non danno nulla alla pianta, anzi tolgono linfa vitale. Ce ne accorgiamo subito alla biforcazione tra ramo principale e femminella, la prima sarà ovviamente robusta. Per fare un taglio preciso, si consiglia a pochi centimetri dalla ramificazione per rimuovere la femminella.