Primo impianto fotovoltaico galleggiante è in Piemonte: l’azienda italiana che guarda al futuro

Impianto fotovoltaico galleggiante: c’è il progetto per la realizzazione del primo in Piemonte. Ecco dove e come sarà

Impianto Fotovoltaico galleggiante Piemonte
Fotovoltaico galleggiante (Instagram)

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L’investimento sulle energie rinnovabili è continuo ed in aumento. È chiaro che questa è l’unica strada possibile per arrivare all’obiettivo delle emissioni zero stabilito dall’Unione Europea nel 2050 e ad una sensibile riduzione, si spera più del 50%, al 2030.

I paletti europei sono stati fissati e sono irremovibili, tocca a noi lavorare per fare in modo che gli obiettivi si realizzino. In Italia la mole di lavoro concentrata su questo settore è tanta, da continui investimenti sulle energie green per un maggiore sviluppo fino alla realizzazione di impianti innovativi che fanno da apripista alle energie del domani.

Proprio in Piemonte, ad esempio, nascerà il primo impianto fotovoltaico galleggiante. Il progetto porta la firma di un’azienda italiana ed è davvero interessante. Scopriamo tutto nel dettaglio.

Impianto fotovoltaico galleggiante: presto realtà in Italia

 

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Sarà il Piemonte la regione italiana ad ospitare il primo impianto fotovoltaico galleggiante. È questa una delle soluzioni energetiche innovative che la società Coesa ha in progetto in nome dell’efficientamento energetico.

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L’impianto sarà realizzato nel bacino della Cava Germaire, tra Carignano e Carmagnola, che è in via di dismissione. La società fondata a Torino nel 2012 da due ingegneri neo-laureati del Politecnico, Federico Sandrone e Dario Costanzo, si occuperà di realizzare lo studio preliminare sulla zona, la progettazione e la realizzazione dell’opera che, secondo il progetto, riuscirà ad eliminare 3.500 tonnellate di anidride carbonica all’anno.

Coesa che da dieci anni si occupa di transizione ecologica e ha spiegato che impianto fotovoltaico galleggiante ha tantissimi vantaggi: dà modo di lasciare libero il suolo da strutture fisse e nello stesso tempo permette di aumentare la produzione di energia. Come? Lo ha spiegato direttamente Sandrone, ad dell’azienda, soffermandosi sul funzionamento del panello fotovoltaico in acqua. “A differenza di quanto molti pensano, in agosto produce meno che in giugno perché si surriscalda – ha precisato – Sull’acqua però questo problema non c’è perché viene rinfrescato. Inoltre il pannello galleggiante usa tutta la rifrazione della luce che rimbalza sulla superficie del bacino idrico”.

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L’azienda torinese pensa anche a proteggere l’ambiente circostante facendo in modo che l’impianto non interferisca con l’equilibro dell’ambiente. Per questo i pannelli saranno lontani dalle rive, dove nidificano gli uccelli, almeno 50 metri ed ogni fila sarà distanziata di 5 metri per non creare ombra sul lago.