Cocciniglia negli agrumi, può essere trattata facilmente: vediamo come combatterla

La cocciniglia è uno dei parassiti più temuti da giardinieri e agricolori. Questo insetto attacca le piante impedendogli di effettuare la fontosintesi.

Parassiti agrumi cocciniglia cotonosa
Cocciniglia cotonosa (Foto di Sandeep Handa da Pixabay)

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La cocciniglia è la malattia per eccellenza degli agrumi e di molte altre piante in generale, un parassita caparbio e infestante che ormai rappresenta una vera e propria emergenza perché porta all’indebolimento e alla successiva morte della nostra pianta.

Per riuscire a liberacene è necessario saperla individuare e conoscerne le caratteristiche che in questo parassita sono peculiari

Cocciniglia: se possiedi alberi da agrumi fai attenzione

Parassiti agrumi afidi
Afidi (Foto di FRANCO PATRIZIA da Pixabay)

Si chiama cocciniglia cotonosa perché ricorda nello specifico un batuffolo di cotone essendo insetti ricoperti di una cera fibrosa e di colore bianco che appare come una massa chiara e filamentosa, simile appunto al cotone. È un insetto dell’ordine dei rincotteri appartenente alla superfamiglia coccoidea, un parassita di origine australiano amante del clima mite.

Essendo una specie ermafrodita, tende a produrre circa 400 uova nel ciclo di riproduzione proprio in ambienti molto caldi come serre o appartamenti. La maggior parte delle cocciniglie sono ovipari, quindi fanno le uova, ma ce ne sono alcune tipologie che sono vivipare oppure ovovivipare. Le cocciniglie mature possono creare 3 generazioni in un solo anno a partire dalla primavera, il che rende l’idea di quanto pericolosa possa rivelarsi la sua infestazione su una pianta. Attacca gli agrumi coltivati sia in frutteti specializzati che in ambito domestico ma attacca anche molte altre piante da giardino.

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Gli agricoltori ritengono che non tutti gli anni gli attacchi delle cocciniglie siano intense nello stesso modo, in generale gli attacchi si intensificano con il clima caldo-umido. Quando parliamo di poche piante da dover curare da questo parassita magari a livello domestico, possiamo optare per un trattamento delicato manuale, con un rimedio fai da te, munendoci di una spazzola a setole morbide e del sapone di Marsiglia; procediamo ad eliminare gli insetti oppure, se concentrati tutti in un unico ramo, ad eliminare direttamente il ramo infestato.

Anche l’alcool diluito ad acqua viene utilizzato per trattamenti di piccole dimensioni in quanto è in grado di sciogliere le sostanze cerose di cui è fatta la membrana protettiva della cocciniglia e al tempo stesso disinfetta i forellini prodotti dai morsi dell’insetto, prevenendone i virus. Per la coltivazione invece di frutteti estesi, uno dei trattamenti naturali più efficaci è una soluzione a base di olio minerale oppure di olio di soia miscelato con un detergente che, distribuito direttamente sulla foglia, crea una patina oleosa che uccide l’insetto parassita.

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Per un litro di questa soluzione, le proporzioni di preparazione sono: 5 ml di olio di soia, 2,5 ml di detergente e il resto acqua, mescoliamo la soluzione e irroriamo la foglia con uno spray e attendiamo che faccia il suo effetto.Questa soluzione, essendo appunto naturale, non danneggia le piante di agrumi, anche se non è semplice che si riesca a debellare completamente dalla pianta perché ha la cocciniglia ha la peculiarità di diffondersi in ogni angolo della pianta e quindi, nelle parti non raggiunte dalla soluzione, nasceranno nuove uova che si diffonderanno nuovamente.

Per ovviare a questo problema, si può fare un trattamento chimico usando dei prodotti a base di imidlcoprid, un prodotto sistemico che viene assorbito dalla radice che a sua volta lo trasporta al resto della pianta, riuscendo ad eliminare completamente il problema dell’insetto. Ovviamente quest’ultimo è un trattamento più aggressivo che, andando a toccare anche il frutto, richiede un periodo di tempo di circa 1 o 2 mesi prima di poter poi mangiare il frutto. Il consiglio è di intervenire alle prime avvisaglie di malattia per limitare il rischio di dover intervenire chimicamente.