Carenza idrica, monumenti al buio e stretta sull’acqua: presi seri provvedimenti

La carenza idrica sta preoccupando tutta Europa e alcuni paesi corrono ai ripari anche per risparmiare in termini energetici: vediamo la Germania

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Bundestag – Il Parlamento tedesco a Berlino (foto di Thomas Ulrich da Pixabay)

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La carenza idrica è la preoccupazione dell’ultimo periodo per tutta l’Europa. A questa si affianca la necessità di risparmio energetico determinato dagli eventi geopolitici legati al conflitto in Ucraina. La situazione creatasi con il gas russo impone scelte difficili.

La crisi energetica e la carenza idrica degli ultimi mesi sono sul tavolo di tutti i governi. Razionamento e risparmio sono le vie applicate per arginare quanto più possibile il problema. Ed ogni paese europeo cerca a suo modo di contribuire alla risoluzione del problema con risposte e provvedimenti che peseranno sulla vita dei cittadini.

Carenza idrica e crisi energetica: vediamo la risposta tedesca

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Municipio di Hannover (foto di falco da Pixabay)

La carenza idrica e la crisi energetica sono le problematiche che stanno affrontando i governi europei in questi mesi difficili. La pesante situazione generata dal clima rovente ha causato siccità in ogni territorio e la conseguente necessità di razionare l’uso dell’acqua. Al contempo la crisi energetica spinge a politiche di risparmio dove possibile.

La Germania non si sottrae e attua i suoi provvedimenti in molte delle principali città. Hannover dà l’esempio vietando l’acqua calda negli edifici pubblici. Sarà resa indisponibile per lavarsi le mani o per le docce di piscine, palazzetti dello sport e palestre.

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Anche le fontane pubbliche verranno spente per risparmiare in termini di energia così come rimarranno al buio, di notte, i principali edifici come il municipio e i musei. L’obbiettivo è quello di ridurre i consumi energetici della città del 15%, per rispondere adeguatamente alla futura carenza di gas.

Limitate anche le temperature degli ambienti pubblici ad un massimo di 20 gradi, con i divieto di riscaldare gli edifici da aprile a settembre di ogni anno. Imposta anche una sovrattassa dal governo tedesco per il consumo eccessivo di gas per contenere gli sprechi.

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Anche il Senato di Berlino non sta a guardare, imponendo di spegnere le illuminazioni di 200 fra monumenti e attrazioni della capitale tedesca. Così rimarranno al buio da agosto il Duomo, La Marienkirche, la Staatsoper, la Deutsche Oper, il castello di Charlottenburg. Si spengono le luci notturne del Palazzo del municipio, il Rotes Rathaus, del Parlamento, il Bundestag, e della porta di Brandenburgo.

Tutte misure volte al risparmio energetico in vista di un inverno che si prospetta complicato. In questo modo la Germania si prepara ad affrontarlo al meglio sul fronte dei consumi di gas cominciando ad adottare provvedimenti ad hoc.