Cassonetti antirovistaggio: soluzione o problema? L’Italia si divide

I nuovi cassonetti sono stati installati a Roma lo scorzo marzo. Nonostante ciò però non mancano le polemiche 

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Bidoni della spazzatura (Foto di Manfred Richter da Pixabay)

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La spazzatura, in molte città italiane, è un vero problema. Le strade e i marciapiedi abbondano di sacchi della spazzatura abbandonati. Ma non solo perché questi sono spesso presi di mira da rovistatori e animali come topi e gabbiani. E proprio per evitare inattese e spiacevoli incontri, a Roma sono stati installati dei nuovi bidoni antirovistaggio. Ma nonostante ciò, questi hanno diviso l’Italia.

Nuovi bidoni, a Roma scoppia la polemica

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Bidoni spazzatura (Foto di Dave Noonan da Pixabay)

I nuovi bidoni sono stati installati a Roma, in zona Garbatella, il quartiere dei Cesaroni. Un’iniziativa promossa dalla vecchia amministrazione capitolina guidata dal Movimento 5 Stelle. In questa zona, infatti, l’ex Sindaca Raggi ha sostituito i vecchi cassonetti, danneggiati o distrutti, questi antirovistaggio. Una caratteristica che non permette più l’apertura con la classica pedana.

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Questi bidoni di nuova generazione, caratterizzati da nuovi colori (giallo per plastica e metalli, blu per la carta, marrone per gli scarti alimentari e organici, verde per il vetro, e grigio per l’indifferenziato) per ricevere le diverse frazioni di rifiuti, infatti sono dotati di un bocchettone rettangolare sul coperchio. In questo modo rovistatori, animale e cattivi odori saranno ridotti. Eppure non è tutto oro ciò che luccica, visto che la spazzatura continua ad essere accumulata al di fuori. Il motivo? Le piccole dimensioni della bocchetta che non favorisce l’inserimento dei sacchi della spazzatura e questi vengono poi abbandonati a terra.

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In molti sostengono che in realtà si tratti solo di maleducazione ed inciviltà e che servirebbero telecamere per multare i trasgressori sottolineando che per risolvere il problema basta solo l’utilizzo di sacchetti più piccoli. Altri invece ritengono che i cassonetti sono pochi e che devono servire per troppi palazzi. Altri ancora invece protestano perché la passata Giunta capitolina ha rimosso i bidoni rotti e danneggiati, senza però averli sostituiti.