Carenza di uova, il motivo lascia senza parole: è questa la causa principale

Le uova iniziano a scarseggiare sugli scaffali dei supermercati. Il perché? Le galline sono sono stress per il cambiamento climatico

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Uova (Foto di Spencer Wing da Pixabay)

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A causa del cambiamento climatico, stiamo vivendo una delle estati più calde di sempre a causa anche della siccità. Il termometro è sempre sopra i 40 °C e le bombe d’acqua che si sono verificate nelle ultime settimane non hanno aiutato. Un problema colpisce anche gli animali che sempre più spesso soffrono le alte temperature.

Ma se i pascoli hanno la possibilità di essere spostati su vette più alte, alcuni devono rimanere nella fattoria e patire l’arsura. E questo fattore si rispecchia, in maniera inequivocabile, sui loro funzioni vitali. Come ad esempio le galline che hanno diminuito la produzione delle loro uova.

Una Nazione senza uova

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Uova (Foto di Erika Varga da Pixabay)

Gli ultimi anni non sono stati particolarmente fortunati per la Cina. Il secondo Paese più popoloso al mondo è infatti tra quelli che maggiormente sono stati colpiti dal Covid. E, come se non bastasse, nelle ultime settimane le temperature sono salite vertiginosamente stressando alcuni animali. Tra cui le galline.

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Le galline, con il caldo, sono vittime dello stress che si rispecchia in una minor produzione di uova. E ora queste stanno iniziando a scarseggiare nei supermercati e alimentari dell’estremo oriente. Una brutta e inaspettata battuta d’arresto. Questa carenza ha poi causato l’aumento dei prezzi di circa il 30%. Tutta colpa del caldo che, ad esempio, ad Hefei, capoluogo della provincia dell’Anhui, è sempre stato superiore ai 38 °C. Invece a Chongqing le colonnine di mercurio, nello scorso fine settimana, sono arrivate addirittura a 44,4°C. 

Un vero e proprio record (negativo) per la Cina che non registrava un’ondata di caldo così lunga e intensa dal 1961 che sta causando seri problemi all’economia in special modo al settore agricolo. Nella provincia di Jiangxi, il combinato di siccità e delle alte temperature, hanno danneggiato 140.000 ettari di raccolti. Addirittura per fronteggiare il problema alcuni allevamenti hanno installato dei condizionatori nei pollai. Una soluzione presa non solo per incentivare le galline a produrre nuovamente le uova, ma anche per salvarle.

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Il caldo, naturalmente, non ha avuto un impatto solo sugli allevamenti di pollame. Infatti alcune città cinesi hanno dovuto limitare l’utilizzo di corrente elettrica nelle fabbriche, negli uffici e nei centri commerciali.