Lupi fuori controllo, attacchi periodici: è una vera strage. Si corre ai ripari con un piano ad hoc

L’unione delle comunità montane chiede aiuto. La richiesta è quella di abbattere i lupi che in questi giorni stanno dilaniando greggi e pecore.

Lupi fuori controllo ululato
Lupo (Foto di steve felberg da Pixabay)

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L’UNCEM, unione nazionale comuni, comunità ed enti montani, ha richiesto una repentina operazione di contenimento del fenomeno lupi dopo quanto avvenuto lo scorso 11 agosto a Torino. A fare da portavoce è Marco Bussone, presidente dell’unione.

L’Alpe Sarpeis è stata in quella data il luogo di un attacco efferato da parte di un paio di lupi nei confronti di un gregge di pecore. 20 gli esemplari uccisi nella strage e il fenomeno non sembra arrestarsi. Il punto.

Lupi al nord si avvicinano ai centri abitati. La situazione sta sfuggendo di mano

Lupi fuori controllo pecora
Pecora (Foto di congerdesign da Pixabay)

Il nord Italia ha riscontrato, a maggio 2022, un aumento consistente degli esemplari di lupo soprattutto nelle zone alpine. L’Ispra (istituto nazionale per la ricerca ambientale) parlava di 3.300 esemplari destinati ad aumentare rapidamente. L’11 agosto a Torino un gregge è stato decimanto per mano di soli due lupi.

Marco Bussone , presidente Uncem, ha indirizzato una lettera alle autorità competenti con la richiesta di una tempestiva messa in atto di un piano i contenimento. In Piemonte, Lombardia, Trentino e Toscana le cronache locali raccontano di avvistamenti degli esemplari nei pressi dei centri urbani.

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Marco Bussone ha girato al ministero dell’Ambiente e della Trasizione ecologica le testimonianze e le lamentele degli allevatori che hanno assistito inermi alle stragi di questi giorni. La richiesta è quella dell’approvazione e attuazione immediata del “Piano lupo nazionale“.

Il Piano è d’interesse europeo. Il presidente caldeggia la sinergia con Francia, Austria, Germania e Slovenia nell’approvazione del piano. Altri paesi hanno infatti già preso provvedimenti in materia mentre l’Italia parrebbe restare inascoltata.

Il Piano lupo è in giacenza al MiTe e non sembra passare all’esecutivo. La problematica non si limita ai lupi alpini, anche i cinghiali invadono terreni di agricoltori e allevatori distruggendo raccolti e decimando greggi. Va per la maggiore la richiesta di abbattimento degli ungulati.

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La richiesta anacronistica veste le sembianze di legge del taglione nei riguardi di un problema che potrebbe essere contenuto diversamente nell’ottica del piano di transizione, sostenibilità e sviluppo. Come riporta Il Fatto Quotidiano, la lettera non lascia spazio all’interpretazione:

“Lo abbiamo detto più volte anche riferendoci ai cinghiali: gli agricoltori e gli allevatori sono vittime di un’invasione che va contenuta con un piano chiaro e forte di abbattimento degli ungulati.” Uncem richiede politiche agricole e rurali adeguate al fenomeno in corso. Di certo allevamenti e pascoli non possono essere lasciati alla mercè dei predoni delle alpi.