Sedum, quando e come piantarlo per risultati eccezionali

I sedum, sono piante succulente che possiamo coltivare facilmente nel nostro giardino o in vaso sui balconi

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Sedum (Foto di congerdesign-Pixabay)

Il sedum è una pianta succulenta che appartiene alla Famiglia delle Crassulaceae. Cresce in quasi ogni zona del mondo. Comprende più di 400 specie e sono, per la maggir parte, concentrate nelle zone del Mediterraneo e in Messico.

Le possiamo trovare in natura che crescono spontanee sui muri e nei giardini rocciosi. Sono considerate piante rustiche o semirustiche, poichè riescono a vivere anche alle basse temperature.

Piantare e coltivare il sedum nel modo giusto porta risultati eccezionali

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Sedum (Foto di wal_172619-Pixabay)

Sembra che l’origine del nome sedum derivi dal latino e significa seduto, dovuto al caratteristico portamento della pianta, che non ha un fusto eretto, ma adagiato. Nella particolare specie Telephium, il nome ha una storia tutta sua che arriva a noi direttamente dalla mitologia greca.

Si narra che Telefo, ferito dalla lancia dei Achille, ebbe una piaga che non si rimarginava. Fu curato con il sedum e guarì. Da qui il nome di ferite telefie e quello della pianta. E’ anche conosciuta come erba della Madonna, perchè è molto diffusa come ornamento dei tabernacoli delle chiese.

Comunque, il sedum di qualsiasi specie, è semplice da coltivare. Alcune piante sono più conosciute e più diffuse di altre, ma le caratteristiche fondamentali sono comuni a tutte. Le cure che richiede sono relative e, comunque, ci regala degli splendidi fiori.

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Sono piante succulente, il che significa che possono vivere a lungo senza essere annaffiate. La loro caratteristica è quella di trattenere l’acqua ed utilizzarla nei momenti di siccità. Trovano dimora sia nei giardini all’aperto che nei vasi sui balconi.

Le accortezze che è meglio avere, è scegliere il posto giusto doove piantare il sedum che abbiamo scelto. Per la messa a dimora in giardino, cerchiamo un luogo soleggiato e abbastanza grande. Queste piante si sviluppano in larghezza e non in altezza.

Il terreno deve essere ben drenato. Amano l’acqua, ma non i ristagni. Durante l’estate le annaffiature possono essere abbondanti, ma in inverno possiamo concederci il lusso di dimenticarci della sua prsenza.

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Se invasiamo, insieme alla terra, aggiungiamo della sabbia che permette all’acqua di scivolare e non rimanere a formare dei ristagni. In questo caso è bene ricordarsi di svuotare sempre i sottovasi.

Tra febbraio e marzo, ricordiamoci di tagliare i vecchi capolini del nostro sedum. E utilizziamo la tecnica della pacciamatura, mettiamo alla base delle piante  del semplice compost da giardino e letame ben decomposto. Sono piccole accortezze che renderanno fiorente e colorata la nostra sedum.