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Green

Prezzo del pellet alle stelle, quando conviene acquistarlo?

Il prezzo del pellet è in questi mesi cresciuto esponenzialmente. La causa è ascrivibile alla crisi dell’energia europea. Quando conviene comprarlo?

Pellet (Foto di moses da Pixabay)

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Il costo del pellet ha subito un’impennata considerevole negli ultimi mesi. Il  caro prezzi di questo materiale è stato certamente determinato dalla crisi del gas innescata dalla guerra in est-Europa e dalle novità in ambito geopolitico.

Come far fronte ad un incremento simile pur assicurandoci un cospicuo quantitativo di pellet? Cerchiamo di capire quando è il momento migliore per acquistare questi ciottoli di legno combustibile.

Prezzo del pellet alle stelle: in arrivo la stagione fredda

Stufa a pellet (Foto di debbie7245 da Pixabay)

Molti italiani puntano all’obiettivo di contenere il sacrificio economico sui risparmi dell’anno anche e soprattutto in previsione della stagione fredda. Il periodo è critico per gi acquirenti che cercano un modo efficace e al contempo economico per alimentare i propri sistemi di riscaldamento.

Le strategie adottate al momento sono due: c’è chi gioca d’anticipo accaparrandosi sin da ora le derrate di pellet necessarie, e chi , invece, aspetta, nella speranza di assistere più avanti ad un’inversione di tendenza con l’arrivo di nuove forniture.

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Tuttavia i pronostici non sono dei migliori. I tecnici parlano di ingenti ritardi nelle consegne di material e forniture che andranno a posizionarsi, approssimando in peggio, addirittura al 2023. E’ necessario quindi monitorare attentamente le tendenze di mercato appoggiandoci, ad esempio, ai dati dell’Istat.

Stando ai dati il 15% dei cittadini italiani è passato in questi ultimi tempi alla biomassa, si è convertito, cioè, a un fonte alternativa di alimentazione dei propri impianti di riscaldamento. L’istituto parla di 6,6 milioni di apparecchi alimentati a legna (74,2%) e 2,3 milioni di macchinari a pellet (25,8%).

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Il bilancio è destinato a salire ovvero la domanda non si arresterà nonostante la risposta sia lungi dall’essere pronta a soddisfare il bisogno complessivo della popolazione richiedente. Altra problematica è la penuria di materiali quali acciaio e ferro, per la costruzione delle stufe.

Questi materiali, infatti, venivano importati da Russia e Ucraina, dove sappiamo esserci la guerra, e da Bosnia, Serbia e Croazia che per logiche protezionistiche hanno sospeso le esportazioni. L’Italia ha ripiegato su Germania e Romania che però inviano gli stock centillinati.

 

 

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