Il deserto di Atacama rifiorisce dopo 2 anni: spattacolo da non perdere

Parte del deserto di Atacama si sta ricoprendo di fiori multicolori, e ci offre uno spettacolo unico nel suo genere

deserto atacama rifiorisce due anni
Fiore del deserto di Atacama (Pinterest)

Il deserto di Atacama, si estende lungo la costa nord-occidentale del Cile. La sua lunghezza è di circa 1600 Km, e 180 Km di larghezza. Il suo clima è molto arido, tanto da essere considerato uno dei più asciutti al mondo.

Le sue temperature oscillano tra i 5 gradi centigradi di notte, ai 40 gradi durante il giorno. Vi sono zone in cui il terreno riesce, a volte, ad essere raggiunto dalle nuvole e qui si sviluppano degli ecosistemi chiamati lomas, in spagnolo colline. La vegetazione che si forma in questi luoghi, riesce poi a sopravvivere grazie alla nebbia, chiamata camanchaca dai locali.

Gli spettacolari colori del deserto di Atacama

deserto atacama fiorito spettacol
Deserto di Atacama (Pinterest)

Poichè le dimensioni del deserto sono notevoli, per gli appassionati di astronomia, nei suoi punti più alti, è un ottimo osservatorio per vedere stelle e costellazioni. La sua geografia particolare permette di imbattersi anche in oasi, saline o lagune dal caratteristico colore azzurro. In Cile, è uno dei luoghi più visitati dai turisti.

L’origine sembra essere molto particolare ed interessante. Si pensa fosse un rilievo sottomarino, prima che la catena montuosa delle Ande, venisse colpita dal Fohn, che scaricò notevoli quantità di acqua con precipitazioni molto abbondanti.

Anche il tipo di superficie gioca un ruolo fondamentale in questo luogo desertico. Qui si può vedere la pioggia ogni 15 o 40 anni. Nei mesi di gennaio e febbraio, si può assistere ad un particolare fenomeno chiamato inverno dell’altipiano, dove ci sono piogge caratterizzate anche da temporali elettrici.

L’incredibile evento a cui si può assistere in questo posto del mondo, considerato uno dei più aridi, è che, una volta ogni 2 o 3 anni, la superficie si ricopre di fiori dai mille colori. L’ultima fioritura si è potuta vedere qualche anno fa.

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Quest’anno si pensava di rivivere lo stesso spettacolo e così è stato. Grazie alle condizioni di umidità favorevoli che si sono create e le piogge che hanno superato i 15 mm, si sono viste fiorire le oltre 200 specie di fiori che abitano questa parte del deserto.

Da un punto di vista climatico, la fioritura sarebbe da collegarsi al fenomeno de El Niño. Tale fenomeno porta un surriscaldamento delle correnti del Pacifico centro-meridionale-orientale del Sud America e si manifesta tra dicembre e gennaio in modo ciclico ogni 3-7 anni. Questo ha comportato un aumento delle precipitazioni.

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Le zone che si sono popolate di una ricca vegetazione sono quelle di Freirina, Huasco e Vallenar, e in seguto quelle di Caldera e Copiapò. Le varietà custodite da questo strano deserto sono molteplici, tra le quali spiccano i gigli del Perù, i convolvoli e le malvacee.

Il deserto non si è arricchito soltanto di flora, ma anche la fauna locale ha beneficiato di questa esplosione estiva. Il luogo, generalmente abbandonato, si è ripopolato di animali che vengono attirati dalla vegetazione rigogliosa. Verso ottobre i fiori inizieranno a scomparire, riportando il deserto alla sua origine, aspettando con pazienza di rinascere fra qualche anno.