Pericolo fulmini in Italia: queste sono le zone più a rischio

I temporali improvvisi sono il trend di questa estate. In particolare a sorprendere è la carica elettrica del cielo di questi ultimi mesi estivi. Come comportarsi in caso di temporale?

Pericolo fulmini città
Temporale (Foto di Bogdan Radu da Pixabay)

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Questa estate è stata a dir poco anomala. Giugn e Luglio sono stati mesi tropicali che hanno regalato all’intera penisola temperature inedite e conseguenze disastrosi per la maggior parte dei laghi e corsi d’acqua.

Agosto è stato più cangiante: dai 42 gradi all’ombra ai temporali degni de “La tempesta perfetta” non intercorrevano nemmeno 3 minuti. A stupire è stata la carica elettrica del cielo che si è manifestata con fulmini e saette davvero importanti e pericolosi. Come muoversi in questi casi se ci si trova all’aperto? Illustriamo poche e semplici regole che fanno al caso tuo.

Pericolo fulmini in Italia: cosa fare in caso di emergenza

Pericolo fulmini mare
Temporale in spiaggia (Foto di 12222786 da Pixabay)

L’estate volge al termine, il cambiamento climatico, no. Se è vero che la stagione calda si è manifestata attraverso fenomeni estremi come siccità e temperature da tropici, altrettanto vero sarà che il passaggio all’autunno ci sorprenderà. Che significa?

Che già da ora è prevista per settembre l’allerta fulmini sulle Alpi, nel Triveneto e sull’Appennino abruzzese. Le previsioni meteo, seppure non delle migliori, consentono di agire in via preventiva rispetto ai possibili danni che le perturbazioni a carattere temporalesco determineranno.

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Nelle ultime settimane però la cronaca nera è stata davvero inclemente. Recenti sono le sparizioni dell’impresario Balocco e di un conoscente uccisi da un fulmine durante una gira in montagna. La vicenda è stata seguita dalla tragedia del Gran Sasso dove 3 ragazzi hanno perso la vita a causa da un fulmine durante un’escursione.

Non c’è da scherzare, il tempo sta cambiando ed è ormai già profondamente cambiato. Questo non vuole essere un pezzo sulle cause e gli effetti dell cambiamento climatico, c’è già la realtà a fornire un quadro certamente più nitido. In montagna si è tuttavia sicuramente più esposti al rischio.

Ma che fare in situazione simile? Dove ripararsi? Ci sono delle norme che è possibile seguire. Se durante un’escursione si viene colti da un improvviso temporale, la prima cosa da fare è scendere di quota. Nell’effettuare l’operazione evita i sentieri sotto gli alberi e, se riesci, riparati temporaneamente, ad esempio, all’ingresso di una grotta o vicino ad un sito con numerose rocce che ti permettano di appartarti.

Il luogo ancora più pericoloso per le precipitazioni temporalesce è, tuttavia, il mare. Se sei in acqua esci immediatamente e vai via dalla spiaggia. Se ciò non ti è possibile poichè ti trovi in un lluogo incontaminato mettiti sedut* sulla spiaggia o, in alternativa, accucciati.

La conduttività dell’acqua e l’ampiezza della battigia sono in grado di attirare i fulmini, le attività più a rischio sono pesca e nuoto. Tuttavia anche i luoghi scelti per ripararsi nascondono delle insidie. In montagna, ad esempio è pieno di attrezzature di metallo come funi o scale spesso situate sui sentieri.

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In questi casi è bene evitare materiali che attirino i fulmi e,in particolar modo, gli alberi, specie se appuntiti e alti. In una guida contro gli incidenti nel corso di un temporale ci sono anche delle avvertenze sui posti più rischiosi in cui cercare di ripararsi. Uno dei luoghi più rischiosi in cui essere in caso di temporale è la montagna, poiché le attrezzature che si trovano sui sentieri hanno funi o scale di metallo.

In quel caso, la miglior opzione, è evitare oggetti che possano attirare fulmini senza però ripararsi sotto alberi, in particolare se questi ultimi hanno una forma appuntita e sono molto alti. Anche la spiaggia non è sicura, a causa della conduttività dell’acqua e l’ampiezza della battigia, area in cui il fulmine è più probabile che cada. Le attività più rischiose sono nuoto e pesca.