Multe salatissime per chi uccide e maltratta le meduse: la decisione

Multe in arrivo per chi, questa estate, si è divertito a “giocare” con le meduse. Maltrattamento e uccisione sono finalmente sanzionabili.

Multe salate meduse
Meduse (Foto di Pexels da Pixabay)

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Le meduse sono un nimale tanto affascinante quanto temuto. Questa estate si è sentito parlare molto di questa specie che a causa dei forti cambiamenti climatici si è spesso trovata a navigare in acque estranee, a stretto contatto coi bagnanti dei vari litorali.

Le temperature dei mari sono cambiate, pertanto molti animali acquatici, come anche volatili, sono stati costretti a migrare altrove. Il problema con le meduse è che molti bagnanti per paura, stupidità o ignoranza, in alcuni casi hanno ben pensato di uccidere le malcapitate o maltrattarle. Per fortuna è intervenuta la legge.

Multe salatissime per chi uccide o maltratta le meduse. Finalmente la sentenza

Multe salate medusa
Medusa (Foto di Pexels da Pixabay)

La diffusa demonizzazione di questo animale diafano e fantasmatico è tutta riconducibile alle tossine che i suoi tentacoli rilasciano quando entrano a contatto con un altro essere vivente. Ebbene sì, le meduse “pungono”, irritano e creano delle ustioni anche molto serie, è il sistema di cui la natura le ha dotate come meccanismo di difesa.

Questi animali gelatinosi non hanno infatti molto altro con cui fronteggiare ipotetici nemici, di base si lasciano cullare dalla corrente che, al più, assecondano con i loro piccoli cappelli. Certo è che i bagnanti non hanno sicuramente lasciato scelta ai molti proprietari di stabilimenti che nei mesi estivi hanno lasciato intonsi lettini e ombrelloni.

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Non è raro scorgere delle reti anti-meduse nei pressi delle spiagge più battute dall’uomo, proprio per “salvare” la stagione balneare degli imprenditori costieri. A ciò si assomma la pratica, molto diffusa fra i bambini e incoraggiata dagli adulti, di “giocare” a catturare le meduse con dei retini.

Le meduse sono animali invertebrati, composti per il 98% da acqua, pertanto non sono capaci di opporre resistenza a simili interventi. La loro famiglia di appartenenza è quella dei celenterati, di cui fanno parte anche i coralli, gli anemoni e le idre.

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Laddove le meduse non possono arrivare per fortuna arriva la legge. L’Articolo 544 del Codice Penale chiarisce che chiunque venga colto nell’atto di lesionare o sottoporre a sevizie e fatiche le meduse, senza necessità o per ingiustificata crudeltà, verrà punito con la reclusione coatta di 3 mesi, estendibili a 18, o con sanzioni a partire dai 5.000 fino ai 30.000 euro.

Avete riposto i retini è? La stessa pena si applica a coloro i quali dovessro somministrare sostanze stupefacenti agli animali o dovessero indulgere in trattamenti ai loro danni. La pena aumenta se a seguito delle azioni commesse sopraggiunge la morte dell’animale. Di una legge simile si sentiva davvero il bisogno.