I leoni rischiano l’estinzione, facciamo il punto della situazione

I leoni animali di rara fierezza potrebbero estinguersi: vediamo le cause di questo problema e le possibilità di scongiurarlo

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Leone (foto di Robert Greene da Pixabay)

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I leoni sono diventati una specie a rischio. Predatore di raro carisma delle savane africane, tanto da ispirare innumerevoli produzioni letterarie e cinematografiche, ha i numeri contro. Simbolo di forza e fierezza, ribattezzato “il Re della foresta”, non sfugge alle leggi inesorabili del rischio estinzione.

I numeri sono preoccupanti, specie in Asia dove vive una sottospecie, “Panthera leo persica”, e non lasciano scampo rispetto al destino di questi affascinanti esemplari. Eppure i suoi tratti distintivi, come l’essere l’unico felino sociale e decisamente quello con la stazza più imponente, sembravano porlo sopra tutte le altre specie di predatori.

I leoni minacciati dal pericolo di estinzione: vediamo i motivi

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Coppia di giovani leoni (foto di PublicDomainPictures da Pixabay)

Il leone ha sempre colpito l’immaginario collettivo grazie al suo aspetto definito dalla folta criniera e le innumerevoli leggende ad esso collegate. Il leone è il più grande felino delle savane africane, vive in branchi con a capo il maschio alfa. Le femmine hanno il compito di procacciare il cibo per la comunità attraverso una vera e propria caccia organizzata ed efficiente.

Il maschio può superare i 200 chilogrammi di peso ed ha il compito di difendere e proteggere il gruppo. Caratteristici i denti affilati per lacerare e tagliare. La lingua presenta papille uncinate con la funzione di raschiare via la carne dalle ossa delle prede e per facilitare la pulizia del pelo.

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I numeri indicano una drastica riduzione dell’80% degli esemplari presenti nelle zone originali. Le comunità leonine si trovano nell’Africa Sub-Sahariana e nell’India nord-occidentale, ma per lo più concentrate nelle aree protette. La riduzione impressionante registra il passaggio da 200mila animali all’inizio del Novecento contro gli attuali 30mila nel continente africano. I cugini asiatici sono circa 580 esemplari.

Le cause principali

Le cause sono da far risalire alla pratica indiscriminata del bracconaggio. Il forte declino della popolazione felina ha indotto la IUNC, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, a inserire il leone nella lista rossa. L’identificazione delle specie vulnerabili e a rischio estinzione innesca una particolare attenzione sugli esemplari da proteggere.

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Un’altra causa della drastica diminuzione del numero di leoni è da riferirsi alla distruzione progressiva dell’habitat a loro congeniale con la malaugurata circostanza dell’abbassamento del numero di prede per la loro sopravvivenza. Inoltre la specie risulta indebolita dagli inevitabili accoppiamenti tra consanguinei circoscritti e raggruppati nelle aree protette.

Le azioni efficaci poste in essere per la salvaguardia della specie sono proprio indirizzate in questo senso. La corretta gestione delle riserve con l’attenzione ad evitare i conflitti tra branchi per la prelazione sulle prede. Contemporaneamente attuare la protezione dell’habitat e incrementare il contrasto alla pratica del bracconaggio.

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