Myrtillocactus geometrizans, cosa sapere sul cactus a forma di candelabro

Myrtillocactus geometrizans, il cactus dalla forma singolare e caratteristica che ricorda quella di un un candelabro

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Cactus (Foto di StockSnap-Pixabay)

Il cactus con la caratteristica forma che ricorda un candelabro, ha un nome latino piuttosto altisonante: Myrtillocactus geometrizans. Myrtillocactus deriva dal latino myrtillus, che significa mirto. Geometrizans si riferisce alla forma geometrica data dalle nervature della pianta.

Appartiene alla Famiglia delle Cactaceae. Originario del Messico, venne scoperto dal botanico tedesco Carl Friedrich Philipp von Martius, nel 1837 e lo chiamò: Cereus Geometrizans. Il nome fu poi cambiato, più tardi, da un botanico italiano, tale Michelangelo Console, in Myrtillocactus Geometrizans.

Che cosa sapere sul cactus a forma di candelabro

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Myrtillocactus (Foto di Brigitte Werner-Pixabay)

Il Myrtillocactus è un particolarissimo cactus che si trova, prevalentemente, nelle zone desertiche. Definita anche pianta xerofita, proprio per la sua capacità di vivere in ambienti molto caldi e secchi. Cresce spontaneo fino ad arrivare ad un’altezza di 5 metri, ad un’altitudine di 1.000 – 2.000 metri sul livello del mare.

Ha una crescita rapida, e quando arriva ad una certa maturità, ramifica assumendo la caratteristica forma del candelabro. Oggi è una pianta molto apprezzata anche da tenere in  appartamento, probabilmente perchè è molto semplice da curare.

In vaso, naturalmente, non crescerà come in natura, ma ci regalerà comunque i suoi minuscoli fiori rossi che ricordano i mirtilli. Sono piccole bacche dal sapore dolce. Si consumano sia fresche che essiccate. In Messico vengono raccolte e vendute nei mercati.

Se decidiamo di coltivarla in casa, è necessario scegliere, prima di tutto, un vaso in terracotta o ceramica. Questo perchè, crescendo, il cactus diventerà pesante, pertanto, un contenitore in plastica potrebbe rovesciarsi.

Se la pianta che scegliamo da coltivare è piccola, dovremo scegliere un luogo parzialmente all’ombra, o alla luce del sole, ma filtrata. Se, al contrario, il cactus è maturo, allora possiamo sistemarlo alla luce diretta dei raggi solari.

Durante l’inverno, poichè il mirtyllocactus, va in riposo vegetativo, allora, dovremo spostare il vaso in un luogo fresco e in penombra. In questo modo in primavera, riprenderà a crescere nel modo giusto.

Sopporta temperature che vanno dai 10 ai 30°. Durante l’inverno devono rimanere abbastanza basse, per fare in modo che la pianta riposo bene. Può arrivare anche fino ai -4°, ma meglio non esporre il cactus a temperature rigide troppo a lungo, potrebbe gelare.

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Richiede poca acqua anche nei periodi più caldi. La regola da seguire, è annaffiare una volta ogni 2 o 3 settimane, aspettare comunque che la terra sia completamente asciutta prima di irrigare di nuovo. In inverno è sufficiente una volta al mese.

Ama i terreni sabbiosi, porosi e leggermente acidi. In commercio esistono terricci specifici per cactus. Sono miscelati apposta per permettere un giusto drenaggio e una buona areazione alle radici.

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In primavera e in estate, potremmo aiutare il nostro cactus con del fertilizzante liquido specifico per piante grasse. Scegliamolo che abbia una quantità abbastanza elevata di fosforo. Il concime servirà per un giusto risveglio dal torpore dell’inverno.

Quando il nostro cactus raggiungerà un altezza di almeno 60 cm, potremo vedere i suoi fiori che spunteranno a partire da febbraio, e rimarranno fino ad aprile. Sono piccoli e di color crema. Crescono in fila lungo lo stelo e sono piuttosto profumati. Richiameranno anche un buon numero di insetti impollinatori. Possiamo moltiplicarla per talea, o usando i semi.