Elicriso, la pianta dalle molteplici proprietà benefiche: come adoperarla

In natura esistono molte piante curative, una di queste è l’elicriso, le cui proprietà oggi sono molto conosciute ed apprezzate

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Fiori di elicriso (Foto di Solfaroli Renzo-Pixabay)L’elicriso, è una pianta perenne. Il suo nome botanico deriva dal greco helios, sole, e chrysos, oro, per il colore giallo intenso dei suoi petali. Il nome volgare, perpetuini, deriva dai capolini della pianta che hanno una parte secca, che rimane inalterata a lungo.

Appartiene alla Famiglia delle Asteraceae. Cresce in natura, e può raggiungere un’altezza massima di 40 cm. Oltre al colore acceso, l’elicriso emana un profumo nell’aria piuttosto persistente, che richiama le note della liquirizia e del curry.

Alcune delle molteplici proprietà benefiche dell’elicriso

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Fiore giallo dell’elicriso (Foto di Hans Benn-Pixabay)

E’ una pianta molto diffusa e conosciuta in Italia. E’ particolarmente amata in Sardegna, dove la conoscono con il nome Oro. Le donne sarde, ancora oggi, la utilizzano per profumare gli ambienti e gli armadi. Viene usata anche per preparare le zone del corpo da depilare. Si brucia la pianta e si sfrega sulle parti interessate.

Già Plinio il Vecchio, raccontava che l’elicriso era usato dai sacerdoti greci e romani per ricoprire le statute degli dei. Inoltre, gli antichi la usavano per depurare il fegato, i reni, e anche per la tosse.

Con l’elicriso si possono produrre degli oli essenziali, degli unguenti e creme, che hanno spiccate proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti. Inoltre, i fiori sono ricchi di flavonoidi e le foglie hanno proprietà anche anti allergiche.

E’ molto utile in caso di infiammazioni della pelle. Riduce piccole ustioni, eritemi e psoriasi. E’ in grado di contrastare anche le allergie tipiche di certe stagioni. Può essere utilizzato esternamente, quindi direttamente sulla pelle, in crema.

Possiamo però, anche assumerlo preparando un infuso con i suoi fiori. Se non siamo in grado di riconoscerlo e di raccoglierlo in natura, esistono erboristerie che, ancora vendono le erbe che ci servono, già seccate.

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Quindi, prendiamo un cucchiaio di fiori secchi e li mettiamo in una tazza. Portiamo a bolllore dell’acqua in un pentolino e la versiamo sul fiore. Aspettiamo qualche minuto, filtriamo e beviamo.

La tintura madre, che può essere acquistata in erboristeria, è più semplice da assumere. E’ sufficiente metterne 30 o 40 gocce in un bicchiere con un poco di acqua e prenderla prima dei pasti. In ogni caso, è sempre meglio seguire le indicazioni dell’erborista o di un esperto professionista del settore.

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Anche con l’elicriso, come con altre piante, possiam realizzare in casa l’oleolito. Prendiamo 100 grammi di fiori secchi, aggiungiamo l’olio, può essere di oliva o altro, basta che non rancidisca rimanendo a lungo chiuso in un barattolo.

Lo chiudiamo bene e lo lasciamo macerare per 40 giorni. Meglio scegliere una bottiglia scura, in quanto l’elicriso è fotosensibile. Possiamo utilizzarlo per massaggiare quelle parti del corpo doloranti o per riattivare la circolazione.