Conservare le castagne, in questo modo ti dureranno tanto tempo: è fantastico

Come conservare le castagne al meglio per poterle gustare anche dopo 6-12 mesi. Un po’ di trucchi da ricordare

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Castagne (Foto di congerdesign-Pixabay)

Gustare le castagne calde, preparate con esperienza e dal sapore e odore esaltanti, è uno dei grandi piaceri dei mesi freddi dell’anno. In molti non resistono mai alla tentazione di acquistarle in strada, bollenti, ritrovandosi di colpo a percepire il vero spirito autunnale e invernale.

Altri sono invece abituati fin da piccoli a inserire questo meraviglioso frutto nelle proprie abitudini casalinghe. Particolarmente versatili, si può pensare di farne una scorpacciata da sole o inserite in una ricetta più complessa. Finito però il “periodo delle castagne”, che generalmente va da settembre a ottobre, cosa fare?

L’antica tradizione delle castagne e la loro conservazione

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Castagne (Foto di Couleur-Pixabay)

La soluzione è quella di conservare le castagne al meglio, che siano crude o cotte. I metodi sono svariati, alcuni moderni e altri della tradizione. Di seguito vi proponiamo 5 trucchi per potervi concedere questo gustoso spuntino il più a lungo possibile

È importante però ricordare una cosa se si intende tenere in serbo delle castagne crude. Meglio evitare spiacevoli sorprese quando decideremo di proporle a tavola, che sia per noi stessi, famiglia o amici. Occorre verificare che tutte siano buoneprima di metterle da parte.

In questo caso viene in nostro soccorso un metodo genuinamente antico. Richiede un po’ di tempo e pazienza ma ne vale la pena. Prese tutte le castagne che vogliamo conservare, le poniamo in un contenitore in ammollo in acqua. Resteranno lì per alcuni giorni, sostituendo l’acqua ogni 24 ore.

All’ottavo o nono giorno saranno da considerarsi da buttare le castagne rimaste a galla. Scartatele senza pensarci su due volte e custodite preziosamente le altre, che non vi deluderanno quando deciderete di prepararle.

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Altro metodo per conservare le castagne crude prevede l’uso del frigorifero. Anche in questo caso seguiamo il metodo della nonna per eliminare dal gruppo le castagne che galleggiano, dunque non buone. Certi d’avere messo da parte solo le più gustose, asciugatele con cura. Non è una buona idea riporle al freddo da bagnate.

Stavolta, a differenza del freezer, non è necessario inciderle, considerando il diverso livello di temperatura cui saranno sottoposte. È però fondamentale seguire con attenzione la prossima indicazione, riguardante il contenitore da usare. Proteggiamole all’interno di un sacchetto di juta o, in alternativa, un buon sacchetto alimentare. Evitiamo di tenerle in un piatto o un contenitore aperto. Il sacchetto dovrà poi essere riposto in uno dei cassetti delle verdure, assicurando ulteriore protezione al frutto, con una temperatura del frigo mai superiore ai 3 gradi.

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I metodi sono diversi, come spiegato, che si tratti di consigli dal passato o di operazioni più moderne. Alcuni sono decisamente particolari, come quello che prevede l’uso di sabbia o segatura. Questi non sono però elementi che tutti noi abbiamo a portata di mano in casa. Per evitare il fastidio di dover acquistare altro, oltre alle castagne stesse, vi parliamo del metodo sotto spirito.