Albuca spiralis, detta anche la “pianta cavatappi”: consigli per la coltivazione

Scopriamo qualcosa in più sull’albuca spiralis, conosciuta anche come pianta cavatappi. Un tesoro della Natura che ci lascia a prima visione senza fiato. 

Albuca spiralis consigli green
Albuca spiralis dettaglio – Instagram

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La Natura ci dona sempre qualcosa di spettacolare, peccato che siamo noi stessi che spesso non riusciamo a coglierne le peculiarità. Basta ammirare il nostro ambiente circostante per rimanere meravigliati. Piante incredibili e dall’aspetto veramente anomalo in cui racchiude proprio nelle sue peculiarità questa bellezza.

Il mondo del giardinaggio quindi si arricchisce sempre di nuovi spunti, merito dei suoi protagonisti che appaiono con le sue forme insolite e che ovviamente ci mettono curiosità. Quindi se vogliamo coltivare qualcosa di particolare e dall’effetto wow! non possiamo trascurare l’idea di portare in casa un’Albuca spiralis.

Albuca spiralis, come coltivarla? Alcuni consigli preziosi

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Albuca spiralis in vaso – Instagram

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Hai mai sentito parlare dell’Albuca spiralis? Non è una pianta molto conosciuta ma merita assolutamente di essere attenzionata anche perché il suo forte impatto estetico la rende perfetta per gli ambienti di casa. Oltre alle sue caratteristiche intrinseche – che ora sveleremo – che permettono di tenerla sia all’interno che all’esterno delle mura domestiche.

Questo è ciò che devi sapere: è una pianta grassa ma il suo mantenimento richiede cure specifiche anche se la resistenza al freddo la rende agevole da trattare. Questa pianta presenta una singolare forma delle foglie che si chiudono creando dei ricciolini assolutamente gradevoli alla vista. La sue peculiarità consiste nel fiorire in inverno ed andare a riposo vegetativo durante le stagioni calde, sopporta le temperature fino a -5 C° e quindi può altresì stare esposta in luce diretta durante questo periodo dell’anno.

Accertatevi però che i raggi non siano particolarmente caldi. In estate la piante poco tollera il caldo e le temperature al di sopra dei 28 C° costituiscono una concreta minaccia, si consiglia quindi di riporla in casa o nelle zone d’ombra. Per quanto riguarda l’irrigazione, in estate – per via del riposo vegetativo – occorre procedersi solo 1/2 volte al mese. Con frequenza durante la stagione produttiva ma attenzione al quantum di acqua che non dev’essere tanta.

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Per quanto riguarda il terriccio, si deve scegliere quello per piante grasse, mentre per la concimazione è utile sapere che a inizio primavera si richiede il concime a lento rilascio, sarà utile ai bulbi per reperire le sostanze nutritive utili per la fioritura e attivare il processo naturale di crescita delle foglie.