In commercio esistono due tipi di kiwi: sia quello giallo che quello verde. Quali sono le differenze tra i due?
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In inverno uno dei frutti maggiormenti consumati è il kiwi. Questi non mancano mai sulle tavole sia per chiudere una pranzo ma anche per una sana merenda. Una verdura, inoltre, estremamente amata in Italia. Non a caso nello scorso anno ne sono state consumate circa 76mila tonnellate. Senza dimenticare che questi sono prodotti, per la maggior parte, internamente. Prevalentemente nel Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Calabria e Veneto
Ma negli ultimi anni è entratato in commercio una nuova varietà: quella gialla. Infatti la polpa interna è di colore giallo invece cha verde. Questa varietà, nota come Gold, oltre a differenziarsi per il colore ha tante altre differenze che lo rende estremamente apprezzato.
Le differenze tra le due varietà di kiwi
Come detto precedentemente il kiwi è uno dei frutti maggiormente prodotti in Italia e stesso discorso vale per quelli Gold. Questi sono prodotti soprattutto dall’azienda, di orgine neozelandese, Zespri tramite una rete di produttori che seguono precise linee di coltivazione. Non si può dimenticare infatti che i kiwi gialli hanno origine asiatica – Cina meridionale – prima della diffusione in Nuova Zelanda.
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La prima differenza tra i due riguarda la buccia. Il SunGold è glabra. Ovvero priva dei peletti tipici dell’altra varietà. Inoltre anche la forma varia. Infatti quello giallo è più allungato e ovale rispetto a quello verde. Ma oltre all’aspetto estico, c’è dell’altro. Come il gusto
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Infatti la varietà gialla è più dolce mentre quella verde ha un sapore maggiormente acidulo e ha una quantità maggiore di vitamina C. In pochi sanno che quella contenuta in questo frutto è il triplo rispetto a quello dell’arancia. Inoltre il Gold, come quello verde, è ricco di potasso ma ha una concetrazione maggiore di acido folico e vitamina E. Allo stesso tempo, però, contiene meno fibre. Ambedue, poi, sono molto salutari e ricchi di elementi fondamentali per il corpo. Il loro consumo è poi consigliato a fine pasto. Soprattutto se prima sono state consumate proteine.