Vuoi seminare dei piselli a casa tua? Devi seguire attentamente i nostri consigli. Ti serviranno per un risultato eccellente!
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Chi ama il giardinaggio, sicuramente almeno una volta avrà provato a dilettarsi anche con la semina di qualche ortaggio. Piantare gli ortaggi è uno degli aspetti più belli del giardinaggio, poiché ci permette di seguire dalla semina alla raccolta dei prodotti biologici che poi finiranno sulla nostra tavola.
Tra gli ortaggi più amati sia da grandi che da piccini troviamo i piselli. La pianta dei piselli è una leguminosa. La loro origine non è ben chiara, ma si pensa derivano da alcune zone dell’Asia Centrale.
Quel che sappiamo è che oggi i piselli sono un ortaggio diffusissimo in Italia per via del loro gusto unico e della versatilità con cui si possono utilizzare in cucina. Coltivarli in casa, quindi, ci permetterebbe di avere queste delizie direttamente sulla nostra tavola senza spendere un euro. Vediamo come seminarli e poterli coltivare.
Come seminare i piselli nell’orto
Per capire come seminare e coltivare i piselli è essenziale partire dal momento giusto in cui seminarli. L’ideale è piantare i semi proprio in questo mese, quindi tra marzo ed aprile.
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In questo periodo infatti le giornate iniziano a scaldarsi facilitando la germinazione dei piselli. E’ essenziale, infatti, che la temperatura sia superiore ai 10 gradi, motivo per cui, se di dovesse abitare al Nord Italia, dove le temperature non si sono ancora stabilizzate e ci sono ancora delle giornate fredde, sarà meglio aspettare i primi di Aprile per la semina.
Bisogna scegliere un luogo abbastanza soleggiato ma al riparo dalle intemperie. Inoltre, bisogna fare attenzione al terreno da utilizzare. Il terreno, infatti, deve essere ben drenato meglio se fertilizzato con prodotti naturali.
A questo proposito vi mostriamo un video dove sono presenti alcuni ingredienti naturali, perfetti da utilizzare durante il periodo di sviluppo della pianta di piselli:
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I piselli andranno irrigati con costanza, evitando però di lasciare il terreno zuppo, altrimenti si potrebbe incorrere nel marciume radicale, che porterebbe nella morte della pianta, senza che neanche ce ne accorgiamo.