Scoperta l’aquila più grande al mondo, una specie da record

Sono stati ritrovati i resti di un’aquila preistorica, probabilmente scomparsa oltre 50 mila anni fa: era enorme, una specie da record.

Aquila solca i cieli (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli animali che popolavano il pianeta milioni e migliaia di anni fa avevano dimensioni gigantesche, molto più grandi delle specie che troviamo oggi. Ennesima testimonianza della stazza di questi animali preistorici è il ritrovamento dei resti di un’aquila, la più grande al mondo, la quale solcava i cieli con ali di grandezza impressionante.

Un gigantesco volatile, l’aquila più grande della storia, una specie da record, che dagli scienziati è definito “un rapace letale”. In realtà, il recente ritrovamento dei resti di questo animale non è il primo caso. Secondo uno studio apparso sulla testata Journal of Ornithology, i primi fossili di questa specie erano già stati rinvenuti tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’60.

Il ritrovamento dei resti di un’aquila preistorica delle dimensioni incredibili

aquila gigante Pleistocene
Ricostruzione dell’apparato scheletrico del volatile (Wikipedia) – Orizzontenergia.it

60 anni fa, i paleontologi avevano trovato solo poche ossa, all’interno della catena montuosa di Flinders Ranges, in Australia meridionale, nascoste nelle grotte Mairs Cave. Tuttavia, nonostante il ritrovamento, non sono mai riusciti, almeno fino ad ora, a capire a quale animale appartenessero, proprio perché i resti erano pochi per collegarli a una specie precisa.

Oggi, grazie alla tecnologia, si è risaliti alla ricostruzione di una specie ignota fino a poco tempo fa: un aquila gigante. Ma quali sono le presunte caratteristiche dell’animale? Chiamato Dynatoaetus Gaffae, questa specie popolava le aree dell’Australia tra i 100 mila e i 50 mila anni fa. La sua apertura alare poteva raggiungere i tre metri.

Era dotata di artigli grandissimi e molto affilati, perfetti da utilizzare come arma letale per predare animali di media e piccola taglia. Secondo la paleontologa Ellen Mather, questo animale era la più grande creatura alata del continente. Inoltre, era forse imparentata con gli avvoltoi giganti che all’epoca popolavano l’Africa e l’Asia durante il Pleistocene.

Non a caso, dalle analisi osservate in laboratorio, queste specie condividono alcuni geni. La scoperta di questa aquila preistorica, una specie da record, vissuta proprio in questa epoca, mette in discussione alcune linee evolutive, poiché incide sull’evoluzione stessa della famiglia delle Accipitridae.

In questa famiglia appartengono i rapaci europei e euroasiatici, ma la scoperta del Dynatoaetus Gaffae crea molteplici dubbi sull’origine e sull’evoluzione di queste specie volatili. Anche i rapaci furono colpiti da una grande estinzione di massa, in ogni parte del pianeta, ed è difficile risalire alla storia evolutiva di tutta la famiglia, così diversificata e popolosa. In questo caso, bisogna identificare tutti i discendenti, ma è un lavoro enorme e complesso da compiere.

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