Quando si vendono vestiti usati è importante tenere conto della specifica normativa prevista da parte dell’Ue a partire da gennaio 2023.
Negli ultimi anni i vestiti usati sono diventati una vera e propria moda. D’altronde in molti sono sempre più consapevoli di quanto sia importante mettere in atto un approccio consapevole all’abbigliamento, dove il riciclo la fa da padrone.
Continuare a comprare vestiti nuovi non fa che alimentare il circolo del fast fashion, modello imperante nel settore dell’abbigliamento che vede sfornati costantemente capi venduti a prezzi stracciati, prodotti con materiali inquinanti, spesso sottoponendo i lavoratori a condizioni inumane, tra orari di lavoro estenuanti e salari bassissimi.
Vendere vestiti usati sulle app: la normativa Ue
Il comparto dell’abbigliamento è tra i più inquinanti a livello globale. Con i suoi processi produttivi insostenibili lede il Pianeta e le persone, tra i lavoratori soggetti a condizioni di lavoro inique e coloro che sono colpiti da dermatiti da contatto per via di materiali tossici impiegati per creare i vestiti.
A tutto questo aggiunge l’immensa mole dei rifiuti generati dal comparto non solo a livello produttivo, ma anche per quanto riguarda i singoli individui che ogni anno comprano e buttano vestiti di continuo. Secondo i dati in media un capo acquistato viene indossato solo quattro volte per poi finire in un angolo dell’armadio, finendo per essere buttato.
In quest’ottica il riciclo è la via: potente mezzo anti spreco, comprare e vendere vestiti usati permette di dare una seconda chance a capi che altrimenti finirebbero nei rifiuti, aumentando l’inquinamento.
Se si è prossimi a vendere i propri abiti usati esistono innumerevoli piattaforme dedicate nonché applicazioni. Di solito queste si basano su un semplice funzionamento che vede il crearsi un proprio profilo personale. Di seguito si caricano le foto degli abiti usati sulla piattaforma. Queste devono essere accompagnate da una descrizione sintetica e il prezzo a cui si vuole venderli.
Tuttavia nel fare queste operazioni è importante essere consapevoli della normativa europea in materia. A partire dall’inizio del 2023 è stato previsto come bisogna dichiarare la vendita di capi usati se si supera una determinata soglia pari a 2 mila euro di guadagni oppure più di 30 vendite.
Una volta che il capo viene acquistato è tempo di occuparsi della fase di impacchettare. Si procede poi con le le spedizioni. In questo modo con un metodo facile e veloce si ottimizza il proprio armadio. Si evita di buttare vestiti che non mettiamo più, guadando qualcosina e facendo del bene al Pianeta