Archivio per le specie vegetali del pianeta: esiste e si trova sulle Svalbard

In una zona della Norvegia (non incorporata) comunemente nota come “Isole Svalbard” risiede un archivio di tutte le specie vegetali del pianeta. Il sistema di conservazione è stato pensato per situazione apocalittiche e guerre nucleari. 

Slvarbard bunker mais
Mais – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Guerre nucleari e disastri naturali sono fra gli incubi che maggiormente prosperano in questo decennio di pandemie, crisi climatica e guerre fra popoli. Ma cosa ci ritroveremmo a fare se effettivamente tutto il patrimonio genetico dei regni del pianeta Terra andasse per sempre perduto? L’archivio delle specie vegetali e di tutte le colture umane situato in Norvegia, nelle isole Svalbard, sorge proprio come plausibile risposta ad un orizzonte di eventi senza speranza.

Si chiama “Svalbard Global Seed Vault” il bunker situato nelle isole Svalbard custode del patrimonio colturale del pianeta terra. Il bunker è stato progettato in modo tale da resistere a guerre nucleari o bombardamenti aerei e rappresenta uno dei posti con il numero di protocolli di sicurezza più elevati esistente. Approfondiamo il ruolo di questa arca di Noè delle piante. 

Archivio per le specie vegetali del pianeta: il bunker anti-nucleare che salverà il pianeta

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Lattuga – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Il bunker situato nelle isole Svalbard è stato progettato appositamente per resistere a minacce atomiche, guerre nucleari, pandemie e bombardamenti di sorta. L’obiettivo perseguito è quello di porre all’interno del bunker almeno una copia di tutte le colture esistenti in natura da poter ritrovare in caso di disastri naturali e non. Ma cosa c’è di fatto all’interno dello Svalbard Global Seed Vault?

Nel bunker situato a largo della Norvegia sono raggruppate sementi di ogni specie provenienti da tutte le parti del mondo. I semi sono raggruppati in sacchetti di alluminio composti da tre strati progettati ad hoc per lo stoccaggio. La temperatura a cui vengono mantenuti i preziosi semi è continua e corrisponde a -18C°.

In caso di interruzione dell’energia elettrica come si interviene? L’aspetto importante è che anche in un caso del genere i semi rimarrebbero vitali per decenni, il che significa che per renderli inutilizzabili sarebbero necessarie decine e decine di anni. Com’è possibile? Questo è reso possibile dall’azione del permafrost che mantiene la temperatura sempre e costantemente sotto lo zero.

Al 2021 il totale di semi depositati corrispondeva a 1.125.000, ad oggi possiamo parlare del bunker come di un vero e proprio eden dell’agricoltura. Nel caso in cui ci fosse bisogno di ripopolare la terra con un po’ di vegetali a seguito di un’apocalisse di chissà quale natura, sapremmo quindi a chi rivolgerci e dove andare a cercare sostentamento per l’umanità.

Svalbard bunker colture
Coltura – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Le recenti manifestazioni climatiche, la crisi dell’ambiente, le alluvioni e la siccità rendono possibili inquadrare nella giusta ottica il ruolo giocato dal bunker dal momento che diventa mano a mano più reale l’ipotesi della distruzione della biodiversità animale e vegetale conseguente al cambiamento climatico.