Il catamarano di Fernando Alonso una delle primissime imbarcazioni realizzate in ottica eco sostenibile ma funzionale, prestigiosa e di design
Spesso quello che è sinonimo di bellezza, design e lusso collima con la funzionalità e l’ecologia. Fernando Alonso è riuscito a superarsi sfidando questa dicotomia con il suo catamarano. Con la sua imbarcazione, infatti, è riuscito a vincere una sfida molto ardua realizzando uno yacht prestigioso, innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Come ci è riuscito? Riunendo i migliori esperti del settore che hanno coniugato le esigenze del pilota di Formula 1 che desiderava un catamarano sportivo e dinamico ma realizzato in ottica sostenibile pèr incidere il meno possibile sull’ambiente. Una delle primissime imbarcazioni che seguono questo filone e che porta il nome di 60 Sunreef Power Eco. Si tratta di una delle primissime imbarcazioni realizzate principalmente in ottica eco sostenibile. Vediamo nel dettaglio come la barca è stata personalizzata.
Il catamarano di Fernando Alonso: tutte le caratteristiche
Si dice orgoglioso Fernando Alonso della sua imbarcazione realizzata proprio come il campione desiderava, nel rispetto dell’ambiente ma senza rinunciare ad innovazione, funzionalità e prestigio. Un catamarano che è in grado di abbattere le emissioni nocive e anche i rumori. Il pilota quando può stare lontano dei circuiti automobilistici ama fare lunghe e tranquille traversate in mare.
Lo yacht è dotato di pannelli solari integrati sui lati dell’imbarcazione, nella sovrastruttura e in specifiche zone curvilinee. Dettagli che non solo consentono allo scavo di essere autosufficiente dal punto di vista energetico ma gli conferiscono anche un design molto particolare. Ma questo non è tutto: il catamarano è dotato anche di generatori eolici e materiali di finitura.
I viaggi in mare sono così del tutto sostenibili e anche pratici e confortevoli. A bordo la barca può ospitare fino a 12 persone con cabine, magnifiche vetrate che consentono di ammirare il panorama mentre si è in navigazione e di godere della luce naturale. E poi un ponte principale molto ampio con una zona living, una dining e una cucina. Non mancano le zone all’aperto, a puppa che a prua. Il campione non lo ha ancora provato ma non vede l’ora.