Perché nei cimiteri vengono messi i cipressi

I cimiteri vengono riconosciuti da lontano grazie alla presenza dei cipressi. Vi siete mai chiesti il motivo? Approfondiamo insieme questo scorcio della tradizione tra mito e realtà. 

cipressi comunicano con l'aldilà
Cipressi presso i cimiteri(Pinterest-orizzontenergia.it)

E’ il luogo di riposo dei defunti, secondo le varie credenze religiose si dice che passano a miglior vita. Una caratteristica di questi posti è lo scenario quando ci si avvicina. Di solito l’area antistante il cimitero ma anche all’interno, è possibile notare la presenza di particolari alberi, adatti per questo posto.

Sono i cipressi che si ergono in tutta la oro quiete eleganza come a stare di vedette nella zona delimitata ai nostri cari che non ci sono più. Alberi sempreverdi, celano un segreto del motivo vero per cui sono posti nei camposanti. Bisogna fare qualche passo indietro per cercare l’origine della tradizione.

I cipressi si presentano maestosi, non a caso la loro altezza può raggiungere anche i 40 metri. Le punte, si dice, attirano i fulmini, ed è per questo che spesso hanno le cime mozzate, proprio per non incorrere in questo frangente che potrebbe causare anche corto circuiti dove sono posti.

Cipressi presso i cimiteri
abbelliscono un viale(Pinterest-orizzontenergia.it)

La chioma si estende in alto a forma di piramide e sembra che ci sia molto nesso con l’aldilà. Proprio per il fatto dovuto della sua incredibile verticalità, si pensa che si spinge quanto più possibile per toccare il regno celeste. Le sue ramificazioni, infatti, seguono il generale l’andamento verso su.

Inoltre l’evergreen, disposto spesso in filare, possiede le radici stabili che non si inoltrano nel sottosuolo strabordando in superfice. Non vanno a compromettersi con altre profondità. Non perde il suo fogliame neanche in vista delle stagioni fredde.

Una sua prima collocazione è riferita nell’antico Egitto, il legno era usato per costruire le tombe dei faraoni. Materiale resistente e pregiato e dalla forma che ricordava molto le tipiche costruzioni a ridosso del Nilo ancora oggi fonte di tanti misteri non svelati.

Se ci spostiamo nella Grecia del passato, era il simbolo associato agli ei dell’Ade. I traghettatori dell’oltre mondo usavano le foglie per i sacrifici rituali. La presenza ei cipressi è anche in terra nostrana ai tempi dei Romani padroni del mondo. Associavano gli alberi ad un’elevazione spirituale.

abbelliscono un viale
adornano le ville(Pinterest-Orizzontenergia.it)

Fu qui che accadde una leggenda che parla di un’infatuazione di Apollo nei confronti di Ciparisso. Lui però amava un altra persona che colpì per sbaglio portandolo a morte. Il dolore del giovane fu tale che colpì il cuore del dio del Sole e decise di trasformarlo in cipresso per legarlo al mondo dell’aldilà.

La cosa più eclatante è invece il vero motivo, almeno sembra, per cui questi meravigliosi esempi del regno vegetale popolano i cimiteri. Una verità dettata dal Cristianesimo e che sembra abbia qualche fondamento. Il legno dell’albero è stato usato per costruire la croce del Cristo.

E’ questo il simbolo sacro per cui i cattolici piantano i cipressi verso i luoghi sacri. Apparentemente, si potrebbe dare ragione a chi lo paragona, sempre per via della sua forma, a una “fiamma sempre accesa”. L’emblema è riferito allo Spirito Santo e al lume perenne dinanzi al Tabernacolo.