I funghi più strani del mondo, alcuni sono davvero curiosi

I funghi più strani del mondo: le varietà che non hai mai visto in vita tua, e che non potranno far a meno di catturare la tua attenzione.

come capire se un fungo è commestibile
Le trombette dei morti (Instagram) – Orizzontenergia.it

Perfetti da abbinare ad un primo piatto a base di tagliatelle, oppure per essere serviti a mo’ di contorno, al termine di una cottura veloce in padella. I funghi sono entrati a pieno diritto nella nostra dieta, tra varietà commestibili ed altre che, per via della loro tossicità, dovrebbero esser tenute rigorosamente alla larga.

Ne sono state contate oltre 700mila specie, sebbene gli esperti ritengano che questo numero debba esser fissato a ben 3 milioni. Un regno che conta di una quantità sterminata di esemplari, con proprietà, forme e sapori differenti. Riconoscere le varietà commestibili da quelle tossiche può non esser semplice, ed è per questo motivo che bisognerebbe avventurarsi alla ricerca di funghi al seguito di un esperto del settore.

Se vi nominassimo specie come i porcini, gli champignon o i tartufi, sicuramente nessuno di voi storcerebbe il naso. Ma come reagireste di fronte a varietà quali la morchella, i sanguinelli o il fungo dell’inchiostro?

Come già anticipato, la stragrande maggioranza delle specie di funghi esistenti è del tutto sconosciuta ai più. Quest’oggi, proprio a tale scopo, ti illustreremo le caratteristiche di sei varietà di funghi curiosissime, tra le più stravaganti che potrebbe mai capitarti di incontrare. Te lo assicuriamo: non ne hai mai visti di così particolari e assurdi.

Le 6 specie di funghi sconosciute: sono le più strane al mondo

morchella cos'è
La morchella, anche detto il “fungo spugna” (Instagram) – Orizzontenergia.it

Partendo dalla morchella (anche soprannominato “fungo spugna“), si tratta di una specie che presenta una singolare forma di lanterna, con tanto di cappello spugnoso e bucherellato. Il suo aspetto potrebbe non convincervi, ma in realtà si tratta di una varietà perfetta per la creazione di salse o di sughi per la pasta. Unica nota: ricordatevi di farla bollire per almeno 20 minuti in acqua.

Passando alle particolarissime trombette dei morti (Craterellus cornucopioides), questi funghi vengono chiamati così proprio per la loro caratteristica di nutrirsi di carcasse. Il colore nero tende a farli apparire poco invitanti, ma vi sorprenderà scoprirne il gusto in abbinamento ad un primo piatto a base di pasta o riso, o magari in combinazione con un secondo di carne.

Quanto al Lactarius Deliciosus, i membri di questa specie hanno acquisito il nome di “sanguinelli” per via non soltanto della colorazione rossastra, ma anche in virtù del liquido che fuoriesce dal cappello nel momento in cui questo viene inciso. È particolarmente indicato da cuocere alla griglia, magari come accompagnamento ad un contorno di patate e a salse a base di uova e pomodoro.

C’è poi il Coprinus Comatus, noto come fungo dell’inchiostro perché, quando invecchia, dal cappello hanno origine delle sostanze nere che si prolungano verso il terreno, con una colorazione simile a quella dell’inchiostro. In relazione a questa varietà, è importante ricordarsi di mangiarla solo quando il cappello è chiuso; da aperto, infatti, il fungo non è più commestibile. In virtù del suo sapore delicato, il Coprinus Comatus risalta particolarmente in preparazioni quali le frittate.

Fungo gelatinoso e finferli: le ultime 2 specie che non hai mai incontrato in vita tua

fungo dell'inchiostro velenoso
Il fungo dell’inchiostro (Instagram) – Orizzontenergia.it

A chiudere questa carrellata di specie di funghi sconosciute ai più troviamo varietà come il fungo gelatinoso e la finferla. La prima si tende a servirla cruda, specie all’interno dei piatti di insalata, mentre la seconda si abbina alla perfezione a preparazioni quali i risotti e la carne (ovviamente, previa cottura).

Il fungo gelatinoso (Guepinia Helvelloides) è chiamato così proprio a fronte della sua colorazione che spazia dal rosso all’arancio, nonché per la consistenza molle e gommosa che, al tatto, rimanda immediatamente alla gelatina.

Quanto alla finferla (Cantharellus Lutescens), il suo aspetto curioso potrebbe generare non pochi dubbi quando si tratta di raccoglierla. In realtà, siamo di fronte ad una varietà molto saporita e dall’aroma fruttato. Per tale motivo, essa viene spesso impiegata in abbinamento a preparazioni a base di carne, così da smorzarne il sapore.

Sei specie particolarissime, che a primo impatto potrebbero scatenarti una reazione di estrema diffidenza. In realtà, come svelatoti, si tratta di varietà estremamente buone da servire sulle nostre tavole. Pertanto, nulla ti impedisce di raccoglierle nel momento in cui te le trovi davanti.