Alla scoperta della Passiflora, il fiore della passione che contrasta le nevrosi (e non solo)

Alla scoperta della passiflora, la pianta dal gradevole aspetto che contiene in sé numerose proprietà utili a contrastare alcuni disturbi dell’uomo.

Passiflora
Passiflora (Pixabay)

Che la Passiflora sia una meraviglia per gli occhi è noto a tutti, i suoi colori così sgargianti la rendono appetibile per i più appassionati di cromoterapia, il fiore si presenta pieno di vita. La Passiflora incarnata è una pianta tipica dell’America del Sud, ma si presta anche alle temperature miti tipiche dell’Europa meridionale e Costa Azzurra. Della pianta vengono usate le parti aeree, raccolta alla fine dell’estate.

Ammirati dalla bellezza del fiore e dalla particolarità del suo fiore viene da chiedersi perché è chiamato fiore della passione? Passio – passione – e flor, fiore. Tuttavia, il motivo dell’appellativo è diverso da quello che si pensa: infatti secondo l’immaginario collettivo questo fiore rievoca tutti i simboli della passione di Cristo, ovvero la corona, il martello, le spine e la frusta.

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Passiflora, caratteristiche del fiore del passione

Passiflora
Passiflora (Pixabay)

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Tra le numerose proprietà, alla Passiflora vengono riconosciute funzioni sedative, spasmolitica e perfetto anche nei casi di bronchite. Ma la peculiarità della pianta risiede nella sua capacità di combattere gli stati ansiosi e le varie forme di nevrosi attraverso un decotto alla passiflora facile da preparare ma molto efficace. Un cucchiaino di pianta – foglie e fiori – per ogni tazza di acqua calda portata in ebollizione. Lasciare in infusione per quindici minuti e filtrare.

Il fiore della passione è utile altresì per curare l’insonnia, bevendo una tazza di decotto prima di andare a letto sicuramente assicurerà un ottimo sonno senza i risvegli notturni. In questi casi è possibile aggiungere al decotto anche della valeriana per potenziarne l’efficacia.

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Utile anche nei casi di disturbi correlati alla menopausa come tachicardia, vampate di calore… tra i più comuni. Ma attenzione a non esagerare perché l’elevato consumo di passiflora può provocare disturbi gravi visivi e cefalea. E’ sconsigliato il suo consumo alle donne in dolce attesa perché la pianta potrebbe provocare delle contrazioni urinarie. Evitare anche nel caso in cui si assumano ansiolitici.