Terreno, le caratteristiche da valutare prima di creare l’angolo verde

Ogni terreno ha le sue caratteristiche, ecco che si rivela fondamentale pertanto coglierne le peculiarità prima di decidere le coltivazioni da fare. 

Rivoluzione nel modo di lavorare il terreno
Rivoluzione nel modo di lavorare il terreno (foto da Pixabay)

Ogni terreno ha le sue caratteristiche e conoscerle è di assoluta importanza se si vuole coltivare. Solo dopo averne colto la specifica struttura fisico-chimica infatti sarà possibile capire cosa poter coltivare, i prodotti che ne decreteranno il successo. Esistono diversi tipi di terreno, quindi prima di decidere cosa coltivare o ipotizzare già una simpatica aiuola, occorre sapere che il tipo di terreno può essere previamente valutato compiendo dei primi interventi operativi. 

Ovviamente avere un terreno perfetto – ovvero fertile e soffice – è il sogno di tutti ma non è così facile trovarlo, tuttavia trasformarlo per renderlo adatto alle proprie esigenze è sicuramente semplice, alla portata di tutti.

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Le diverse tipologie di terreno

Terreno peculiarità
Terreno arido (Pixabay)

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Scopriamo le diverse tipologie, come riconoscerlo e come apportare delle migliorie per renderlo fertile.

  • Terreno argilloso: lo si riconosce quando prendendo un campione e tentando di appallottolarlo rimangono appiccate le forme delle dita. Spesso questa tipologia può contenere fino al 45% di argilla. Una tipologia particolare se si pensa che l’acqua fa fatica a penetrare ed il ristagno conseguente non consente alle piante di crescere, le radici infatti fanno fatica e passa poca aria. In primavera si riscalda molto lentamente e diventa difficile lavorarlo, tuttavia ha il pregio che rimane fresco in profondità. Come fare per renderlo fertile? Basta aggiungere della sostanza organica e sabbia di fiume;
  • Terreno sabbioso: composto da oltre il 50% di sabbia. Lo si riconosce perché strofinandolo tra le dita risulta ruvido e granuloso. A  differenza di quello argilloso, in primavera si surriscalda rapidamente ed è molto permeabile, ciò significa che l’acqua filtra facilmente però non rimane negli strati delle radici, portando con sé i nutritivi. Per correggerlo, anche in questi casi occorre introdurre della sostanza organica per migliorarne la fertilità.

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  • Terreno limoso: raro in Italia, è composto da oltre il 70% da particelle limose. Lo si riconosce quando passandolo tra le dita appare scivoloso come se si avesse il sapone. Quando è umido, diventa pastoso e questo ostacola la circolazione dell’aria e dell’acqua. Anche nel caso di terreno limoso, per correggerlo occorre del letame maturo o compost.