I limoni sono davvero degli alleati. La scoperta ha dell’incredibile, chi l’avrebbe mai detto

I limoni sono agrumi dalle numerose proprietà benefiche. Parliamo di un metodo efficace per evitare sprechi e saggiare i loro benefici sul nostro organismo.

Limoni alleati agrumi
Limoni (Foto di wal_172619 da Pixabay)

L‘Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, in collaborazione con le aziende siciliane Navhetec Srl e Agrumaria Corleone Spa, ha brevettato un metodo di trasformazione dei limoni.

Il metodo li trasformerebbe in integratori nutraceutici funzionali alla prevenzione di obesità, diabete e ipercolesterolemia. Scopriamo nel dettaglio come funziona questa tecnica e quali sono i benefici del limone consumato in capsule.

I limoni prevengono l’insorgere di malattie cardiovascolari

Limoni alleati ricerca
Ricercatrice (Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay)

La filiera agrumicola si prepara a ridurre enormemente gli sprechi. Obesità, diabete, ipercolesterolemia e altri disturbi cardiovascolari incontrano l’azione preventiva del limone. La tecnologia sviluppata da ENEA insieme alle altre aziende sfrutta il meccanismo della “separazione su membrana” seguita poi da incapsulamento ed essiccazione.

Questa lavorazione permette di utilizzare gli scarti e i sottoprodotti del limone per dar vita a piccole capsule ricche di composti bioattivi come acidi nucleici, polifenoli, lipidi e proteine. Nel 2015 uno studio portato avanti dalla start-up Navhetec aveva comprovato l’azione antitumorale e antinfiammatoria del limone.

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Nel 2019, a seguito di una somministrazione a campione del rimedio, è emersa una riduzione importante del colesterolo -LDL.  Questo tipo di colesterolo è uno dei principali fattori di rischio per la salute del sistema cardiovascolare. Simile formula di trasformazione del limone segue il principio zero waste, sottolinea Paola Sangiorgio, ricercatrice del centro ricerce ENEA della Trisaia. Il principio si basa sulla riduzione degli sprechi.

La produzione di integratori ricchi di principi attivi parte da ciò che del limone resta fuori dalla filiera produttiva. Questo sistema va in contro alle esigenze della tutela ambientale almeno in due modi. Così facendo si abbattono i costi di smaltimento dei rifiuti e gli scarti industriali si trasformano in bioprodotti. L’ambito di sviluppo di questa particolare tecnica rientra nei principi dell’economia circolare nel versante agroalimentare.

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Il brevetto è utile anche per l’ideazione e il lancio di bevande e cibi con proprietà nutraceutiche. La buccia del limone è particolarmente ricca di principi attivi che possono andare perduti lungo il processo di lavorazione. ENEA inaugura un piccolo esempio di economia circolare a favore dell’ambiente e della salute dell’organismo.