Acquascape: tutto sul giardino acquatico. Realizzarlo è semplicissimo, basta fare così

Acquascape, sai cos’è? Ti spieghiamo tutto per filo e per segno nella nostra guida. Ecco come ricreare il tuo giardino acquatico  

Acquascape piante metoso
Acquascape con piante (Instagram)

È una tendenza che è nata da qualche tempo ricevendo un buon successo all’estero e adesso sta approdando anche nel nostro Paese. Parliamo dell’aquascape, una tecnica con la quale si ricreano dei paesaggi naturalistici in acqua. Ne hai mai sentito parlare? Gli amanti degli acquari possono arredarlo con una suggestiva ambientazione costruendo un vero giardino acquatico.

Rocce, piante, pietre, legni e molto altro si distribuiscono all’interno della vasca dell’acquario per creare un paesaggio acquatico a tutti gli effetti. Oltre all’arredamento, nell’acquascape è molto importante la tecnica di composizione per permettere che ogni elemento sia in equilibrio stabile con gli altri al passare del tempo. E allora vediamo come praticare acquascape e le tecniche per ricreare il proprio giardino acquatico in pochissimo tempo.

Acquascape, come realizzarlo in base agli stili

giardino acquatico stilii
giardino acquatico (Instagram)

Il vero protagonista dell’aquascape è la natura. Un paesaggio sommerso ma pieno di elementi. È questo quello che bisogna ricreare secondo questa tecnica di origine giapponese che con rocce, piante e legni porta in vita una sorta di acquario Zen.

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Ci sono varie tipologie di giardino acquatico che prendono nomi diversi in base agli elementi che si privilegiano nella scelta. Certamente per chi ama il verde nella propria composizione non può non inserire le piante, da scegliere tra quelle che sono adatte a questa tecnica.

Le migliori sono le Epifite, non solo belle da vedere ma anche facili da coltivare, adattandosi con facilità a diverse condizioni di luce e di anidride carbonica. La cosa essenziale per inserirle nel giardino acquatico è di legarle a radici e legni. Le loro radici sono molto sottili e hanno necessità di un supporto al quale appoggiarsi. In questo modo la loro collocazione nel tempo può essere anche cambiata. Non ci sono problemi di collocazione, invece, perché si adattano a qualsiasi zona dell’acquario, dal basso all’alto, dallo sfondo al primo piano.

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Questo si tratta di una tecnica ma è da tenere presente che ci sono poi anche diversi stili che designano risultati diversi. Ad esempio l’aquascape Iwagumi è molto minimalista e prevede per lo più l’impiego delle pietre. Nello stile Ryuboku, invece, si utilizzano soprattutto legni. E tu quale stile preferisci?