Turismo a Venezia, arriva la notizia che tutti temevano: “Non si torna indietro”. La novità spiazza tutti

L’Italia non torna più indietro dopo quello che è successo a una città che è nel cuore non solo degli italiani.

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(Ingeborg Gärtner-Grein – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Italia non torna indietro sulla questione del turismo sostenibile. Purtroppo, però, la soluzione potrebbe allontanare delle persone non facoltose. Infatti, ci sono dei patrimoni inestimabili nel nostro Paese e il grande afflusso di turisti rischia di distruggerli.

In particolare, questa città si è lamentata dei turismo mordi e fuggi, che non offre reali prospettive di lavoro per il territorio, ma genera lo stesso una serie di rifiuti difficili da gestire per una piccola città. Di quale località stiamo parlando?

L’Italia non torna indietro: Venezia sarà a numero chiuso e non ci potranno andare tutti

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(Madeinitaly – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sì, l’Italia non torna indietro su Venezia. Il sindaco ha messo a disposizione la città per i turisti a numero chiuso. Questo significa che prima di visitare la città delle gondole sarà necessario prenotare e pagare un biglietto di ingresso. Questo biglietto sarà dai 3 ai 10 euro in base al periodo. Quindi, durante il Carnevale costerà di più rispetto a un periodo di bassa stagione. Gli effetti di questa decisione sono due. Da un lato si tutela il patrimonio culturale dal turismo selvaggio. Dall’altro, però, c’è il rischio che solo chi è ricco potrà permettersi di arrivare e visitare Venezia, che in realtà dovrebbe essere un patrimonio di tutti.

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Il sindaco sembra irremovibile e l’Italia non sembra abbia potuto fare molto. In ogni caso, la prenotazione obbligatoria scatterà a gennaio 2023. La piattaforma online per le prenotazioni è già partita e chi la userà già nel 2022 avrà uno sconto su questo biglietto. In ogni caso, l’obiettivo sembra salvare Venezia dal cosiddetto turismo di consumo e non certo impedire ai turisti di visitare la Serenissima.

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Naturalmente, chi arriva a Venezia per studio o per lavoro, oppure è pendolare, non avrà bisogno del biglietto per recarsi nel territorio veneto.