Il mare cura tutto. Una frase ripetuta più e più volte dalle nonne. Ma è davvero un portento per la cura della pelle?
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Il mare è considerato da molti il simbolo delle vacanze. Un luogo dove passare bellissime giornate con le proprie famiglie o per fare delle belle e lunghissime passeggiate. Per molti è anche il posto migliore per abbronzarsi. Ma non solo.
L’acqua di mare, secondo le saggezze delle nonne, è la cura di tutti i mali. Dell’anima e del corpo. Non a casa in caso di una ferita l’acqua di mare sarebbe un vero disinfettante naturale. Un rimedio, si dice, che sarebbe davvero incredibile per evitare l’infezione della ferita. Ma non solo perché l’acqua di mare sarebbe un vero portento per la pelle. Ma è vero? Ecco cosa pensano gli esperti sull’argomento.
Il mare e l’acne: parola agli esperti
Secondo le nonne il mare e la sua acqua sarebbe uno dei modi migliori per curare la pelle, ma soprattutto per combattere uno dei problemi più diffuso tra gli adolescenti: l’acne. L’incubo ricorrente di milioni di generazioni che ha segnato il passaggio all’età adulta.
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Ma il mare è davvero una soluzione contro i brufoli? In linea teorica sì. Infatti secondo gli studiosi l’acqua marina sarebbe un prodotto incredibile per la cura della pelle. Merito delle sostanze di cui l’acqua marina è composta: bromo, magnesio, calcio, cloro, iodio, e minerali che hanno un effetto antibatterico, antisettico e antifungino sulla pelle. Un potere antibatterico capace dunque di prevenire e attenuare le infezioni batteriche e lo sviluppo di microrganismi fungini. A ciò poi si aggiunge l’effetto levigante del sale marino che è importante per mantenere in equilibrio del film idrolipidico.
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Ma non sempre l’acqua di mare ha funzione antibatterica. Infatti in caso di acne da idrocarburi, ovvero esiste un’acne causata dall’acqua di mare. Il nome tecnico è acne da idrocarburi, ovvero lo sviluppo di brufoli dovuto dall’inquinamento delle acque dei mari e degli oceani. Un’inquinamento strettamente legato ai gas di scarico delle imbarcazioni, le cui sostanze, accumulandosi sulla pelle, otturano i pori e minacciano l’equilibrio del film idrolipidico. Un fastidio che potrebbe peggiorare anche il sole. Per cui in questo caso è sempre più opportuno lavarsi il viso con l’acqua dolce eliminando così i cristalli salini. Non a caso il cloruro di sodio amplifica l’effetto dei raggi UV, rendendo la pelle secca e disidratata.