Ananas, avocado e papaya: la frutta tropicale è quella con meno pesticidi. Ti diciamo perché

La frutta tropicale ed i pesticidi: ecco qual è l’ottimo rapporto tra i due. Si può mangiare e con tranquillità, ecco perché

Papaya matura frutta pesticidi
Papaya matura (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

La frutta tropicale ha ormai invaso anche il nostro mondo. Se fino a pochi anni fa non sapevamo nemmeno cosa fosse l’avocado, la papaya, il mango e molto altro, oggi li desideriamo e li cerchiamo dal fruttivendolo come al supermercato in maniera costante.

La globalizzazione ha portato a questo ma anche una maggiore conoscenza di frutti lontani dalla nostra terra e dal nostro habitat che però sono buoni e anche molto salutari per l’organismo. Quando parliamo di frutta e verdura però, soprattutto quelli della grande distribuzione, non manca mai lo spauracchio dei pesticidi.

Come vengono prodotti e quanto sani sono, in realtà, tutti i frutti che arrivano sulla nostra tavola? Quelli tropicali sono i migliori. Ti spieghiamo perché hanno meno pesticidi degli altri.

Frutta tropicale con pochi pesticidi: il report

Frutta mista pesticidi report
Frutta mista (Foto di Jacques David da Pixabay)

Ananas, avocado, papaya e non solo, sono tra la frutta meno contaminata in assoluto. A rivelarlo la Clean Fifteen, il report che descrive la frutta e la verdura “più pulita” che si trova sul mercato, ovvero la meno contaminata da pesticidi e fungicidi.

TI POTREBBE INTERESARE ANCHE –> Limiti planetari: li abbiamo superati quasi tutti. L’ultimo è il più grave, la Terra è in affanno

Affianco a questi tre elementi compare anche il mais dolce, la cipolla, i piselli, gli asparagi, le melenzane, i broccoli, i cavoli ma anche il kiwi, il melone ed i funghi.

I campioni della analisi svolte dall’Environmental Working Group (EWG) che ogni anno si occupa di analizzare i prodotti vegetali che ci sono sul mercato americano, hanno dimostrato come questi 15 elementi sono tra i migliori in assoluto.

Le quantità di sostanze dannose per la salute sono quasi irrilevanti tanto che solo 8% di tutti i campioni analizzati ha presentato due o più pesticidi. Una percentuale quasi irrisoria sulla grandissima quantità studiata.

TI POTREBBE INTERESARE ANCHE –> Tre mosse per arrestare il cambiamento climatico. Parti da qui, il pianeta ti ringrazierà

Ovviamente accanto alla lista dei cibi buoni e sani, è emersa anche la classica della frutta e verdura più contaminata da pesticidi che conferma sulla scia dello scorso anno che i prodotti ai quali fare attenzione sono diversi. Un triste primato ce l’hanno le fragole, seguiti da spinaci e cavolo. Rientrano nella black list anche mele, uva e pesche. E poi ancora patate, pomodori e sedano.