Papaveri, ti spieghiamo come coltivarli direttamente sul balcone

Il Papavero annuncia l’arrivo della Primavera accendendo con il suo colore rosso intenso prati, giardini e anche balconi

papavero coltivazione vaso balcone
Papavero Rosso (Foto di Myriams-Fotos-Pixabay)

Se passeggiamo in campagna in Primavera è facile trovarci avvolte dal colore acceso dei papaveri. La specie più diffusa è quella del Papaver Rhoeas, il fiore rosso che cresce spontaneo nei campi di pianura, ma anche in zone collinari e di montagna.

La sua Famiglia di appartenenza è la quella delle Papaveraceae. Il suo nome, sembra, derivi dal sanscrito Papa, cattivo e Vira, succo. Indica il succo velenoso di cui alcune specie di papaveri che venivano utilizzati soprattutto nell’antichità. Per la lingua latina, la sua origine sembra essere “pappa”, perchè le mamme mescolavano nella pappa del bimbo alcuni semi di papavero per facilitarne il sonno.

Il Papavero rosso ha tante proprietà e ora lo possiamo coltivare anche in vaso

papavero rosso coltivazione vaso
Piccolo germoglio (Foto di Silvia-Pixabay)

La sua origine è accompagnata dal racconto di una leggenda legata al mondo degli dei. Si narra che, un giorno, Proserpina, figlia di Demetra, dea della Terra, fu rapita da Plutone, dio degli inferi per farne la sua sposa. La madre chiese aiuto a Giove per poter riabbracciare la figlia, ma non ottenne risposta. Demetra, per l’infinita tristezza, si lasciò andare, tanto che i campi divennero presto aridi. Giove non poteve permetterlo, così chiese a Plutone di restituire alla madre Proserpina per 6 mesi all’anno, il tempo necessario per la fioritura delle messi. Plutone acconsentì. E’ così che, quando Proserpina sale in superficie, i papaveri si aprono in tutto il loro splendore, e il colore le ricorda che il suo sposo attende il suo ritorno con amore.

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I papaveri posseggono anche proprietà terapeutiche riconosciute solo in campo naturopatico. L’infuso fatto con i fiori ha un potere sedativo, attenua gli stati di ansia permettendo alla persona di riposare meglio. Inoltre è un ottimo calmante anche per la tosse. Nella medicina allopatica, viene utilizzato un alcaloide del papavero estratto dal lattice che si ottiene con l’ incisione delle capsule immature della pianta. Da qui si ricava la morfina, un potente sedativo usato per calmare forti dolori.

Alcune sue parti si utilizzano anche in cucina. I semi possono essere mescolati a farine per produrre il pane. Si possono usare per condire le insalate e per arricchire lo yogurt o i frullati.

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I papaveri crescono spontaneamente in natura senza difficoltà. Possono essere anche facilmente coltivati.  La semina è tra Aprile e Maggio. E’ da preferire una zona del giardino, perchè sono fiori che amano gli spazi. Possiamo coltivarli anche in vaso, l’unica accortezza è sceglierne uno grande o seminare pochi semi in uno  più piccolo. Prima di invasarli, prepariamo la terra aggiungendo dello stallatico maturo e qualche manciata di sabbia per drenare il terreno. Dobbiamo posizionare i semi a una distanza di almeno 10 centimetri l’uno dall’altro, perchè ha bisogno di spazio.

Il papavero ama le zone soleggiate e ben ventilate. Ha bisogno di poca acqua. E’ sufficiente annaffiarlo ogni 2 -3 giorni. L’unica accortezza, per avere la pianta sempre verde e fiorita, togliere ogni volta che si presentano, le foglie secche ed i fiori appassiti.