Tagliare liberamente la legna nei boschi, è reato? Cosa dice la Legge

I camini sono tornati di moda e consentono di scaldarsi risparmiando qualcosa rispetto a metodi più tradizionali.

Regole tagliare legna boschi
Regole per tagliare legna (Canva)

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I possessori di camini, o stufe a legna, sono, quindi, tentati dall’idea di procurarsi la legna da soli, in un bosco liberamente accessibile. Ma fare liberamente legna nel bosco per accendere il camino è reato?

Talvolta anche i commercianti di legna da ardere cercano di approvvigionarsi da soli. In questo caso la quantità di legna prelevata è decisamente maggiore di quella che possa essere raccolta da un privato per uso personale.

Occorre mettere in guardia gli interessati. Il codice penale prevede il reato di furto di legna. La sanzione non è solo una multa, ma è una condanna penale che può comportare anche la reclusione in carcere.

Al reato di furto può aggiungersi anche quello di deturpazione di bellezze naturali. Perché il bosco ed il verde sono anche una indubbia bellezza naturale tutelata dalla legge. Se poi la legna viene rubata per essere rivenduta può aggiungersi anche il reato di ricettazione.

Tagliare la legna nei boschi, cosa si rischia? Ecco tutti i dettagli

Legna fuoco legge italiana
Legna per il fuoco (Canva)

La condanna potrebbe non essere leggera dato che con i tagli abusivi si possono arrecare danni al paesaggio e, nei casi più gravi, anche dissesto idrogeologico. L’espressione può sembrare eccessiva, ma se pensiamo a quanto tempo impiega un bosco a crescere capiamo che i tagli non programmati e non autorizzati possono essere deleteri.

 

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Ci sono addirittura alberi ritenuti monumentali e perciò soggetti ad una particolare tutela da parte della Legge 10 del 2013. Il codice penale dedica a questo reato due articoli specifici. Sono il 624 e 625 relativi al furto di legname aggravato.

Per sapere se rischiamo di commettere un reato dobbiamo prima di tutto chiederci come la legge definisca un bosco. Si considera bosco “.qualsiasi terreno coperto da vegetazione forestale arborea…con un limite spaziale non inferiore a 200 mq…”, dice il DLgs n. 42 del 2004.

Quindi ogni volta che ci siamo addentrati su una zona collinare, o in un sentiero da passeggiate domenicali, e abbiamo fatto legna da portare a casa, abbiamo potenzialmente commesso un reato.

Quindi se anche preleviamo legna per uso personale in quantità media, ma andiamo a toccare alberi particolari rischiamo che il danno ambientale prodotto sia ritenuto alto. Ed altrettanto alta sarà la sanzione. Peggio ancora se il taglio legna avviene in una zona protetta, nella quale potremmo con facilità venirci a trovare senza nemmeno essercene accorti.

Per una semplice ingenuità si rischia di vanificare tutto il risparmio ottenuto grazie all’uso di sistemi di riscaldamento a legna.

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In ogni caso bisogna tenere presente il fatto che la sanzione non è da poco perché si guarda al danno ambientale arrecato e non del guadagno del singolo cittadino.